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SPOLETO - Il clima e' quello di una rappresentazione che punta soprattutto sull'allegria e la vivacita', e che segna l'esordio alla regia lirica dell'attore comico Paolo Rossi. Ma l'ambiente non e' quello giocoso che l'opera di Cimarosa, e le istrioniche trovate di Rossi, potrebbero far credere: a far da contrasto ci sono infatti le fasce nere, a lutto, indossate da coristi, orchestrali e tecnici. Lavoratori che rischiano di chiudere, con quest'anno, la loro decennale attivita' con il Lirico Sperimentale di Spoleto, e con altri enti artistici, in conseguenza dei tagli apportati dalla Finanziaria al settore culturale. Cosi' nella conferenza stampa indetta questo pomeriggio al teatro Nuovo di Spoleto per presentare l'opera lirica, accanto al presidente dello Sperimentale Belli e al direttore artistico Zurletti, siedeva il rappresentante dei lavoratori che vedono minacciato il loro posto di lavoro, con un documento che contesta le scelte della Finanziaria e che è stato distribuito, questa sera, all'ingresso della Prima. Il protagonista assoluto della conferenza stampa e' stato comunque Paolo Rossi. Che prima ha ricordato il suo esordio teatrale come mimo con Dario Fo, e poi ha confessato che stasera, per la prima volta, non sapra' dove mettersi per assistere al suo spettacolo: meglio vicino all'uscita artisti, azzarda alla fine, con la macchina gia' calda per scappare via se le cose dovessero mettersi male. L'opera scelta, il ''Matrimonio segreto'' di Domenico Cimarosa su libretto di Giovanni Bertati, e' stata rispettata nelle partiture, ma l'ambientazione e' davvero singolare: una discoteca in un loft, in un anno imprecisato fra passato e futuro. E il ritmo, assicura il direttore Daniel Martinez Gil de Tejada, non sara' da meno rispetto all'ambiente che e' stato scelto come collocazione. Condividi