CANNARA - ''Credo sia piu' costruttivo, prima di alzare polveroni, che la Curia, i frati e gli altri interessati, contattino i committenti del progetto fotovoltaico per proporre alternative, mettendo sul tavolo progetti, con adeguati finanziamenti, utili a rappresentare tutte le esigenze''. E' la riflessione del consigliere dell'IdV al Comune di Cannara, Fabio Andrea Petrini, a seguito delle polemiche sorte sull'installazione di un impianto fotovoltaico in localita' Piandarca di Cannara, su un terreno antistante quello di proprieta' della Curia
''Nel corso di questa legislatura - aggiunge - ne' come componente della giunta ne' come consigliere, ho ricevuto una proposta riguardante la valorizzazione del sito da parte dei frati di Assisi o di altri soggetti che dubito abbiano mai avuto la volonta' di focalizzare Cannara come un luogo francescano''. ''In questi ultimi anni - rileva - la politica e coloro che ne sono interessati a tutti i livelli, Clero incluso, sono sempre fuggiti dalle loro responsabilita' morali per occuparsi di altro e scaricare poi eventuali colpe a secondo della convenienza. Si e' parlato piu' di Piandarca in questi giorni che negli ultimi 800 anni''.
Petrini ricorda ''la comunita' di Cannara ha una grande parte di popolazione profondamente sensibile ai valori francescani e nel contesto del Giubileo, l'amministrazione di allora non tardo' a rappresentarla, presentando un progetto di valorizzazione del sito di Piandarca. Un progetto che i cittadini pagarono, come pagano tutte le spese del Comune, ma che venne bocciato sotto il silenzio di coloro che oggi, alla ricerca di facili consensi, fanno la guerra al fotovoltaico perche' vorrebbero una valorizzazione del sito, ma senza spiegare come''.
''Nel corso di questa legislatura - aggiunge - ne' come componente della giunta ne' come consigliere, ho ricevuto una proposta riguardante la valorizzazione del sito da parte dei frati di Assisi o di altri soggetti che dubito abbiano mai avuto la volonta' di focalizzare Cannara come un luogo francescano''. ''In questi ultimi anni - rileva - la politica e coloro che ne sono interessati a tutti i livelli, Clero incluso, sono sempre fuggiti dalle loro responsabilita' morali per occuparsi di altro e scaricare poi eventuali colpe a secondo della convenienza. Si e' parlato piu' di Piandarca in questi giorni che negli ultimi 800 anni''.
L'esponente dell'IdV insiste ''leggiamo dai giornali che anche il ministro Bondi e il Sindaco di Assisi Ricci, scendono in campo per battersi su Piandarca. Ma se questi signori hanno interesse ora - si chiede - perche' non si sono fatti vivi quando l'amministrazione proponeva progetti di valorizzazione del sito? Se il ministro Bondi, che e' al governo nazionale del Paese, ha a cuore gli interessi di Cannara, perche' non propone un disegno di legge per costringere le societa' telefoniche a fornire tutti i comuni di Adsl o fornire supporto agli enti locali per aumentare la competitivita' nell'innovazione tecnologica?''.
''E' evidente - conclude - che e' piu' semplice fare politica con i ''no' e le proteste quando si e' privi di idee e di volonta', ma se qualcuno ora, dopo anni di silenzio, mi venisse chiedere se sono favorevole all'esproprio dei terreni che e' forse l'obiettivo finale di questa bagarre per rispondere ad un legittimo interesse privato, risponderei che nella vita i diritti vengono prima dei desideri''. ''Un'altra considerazione da fare - aggiunge- e' quella dell'impatto ambientale. I tecnici comunali hanno assicurato che i pannelli, con una siepe che recintera' tutta la zona, saranno visibili solo dalla collina. Inoltre dopo venti anni, il terreno tornera' ad essere come prima, con l'impianto totalmente smantellato a carico del committente, che avra' pero' contribuito a produrre energia pulita e aiutato l'ambiente''.
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