“E' una diagnosi ancora più allarmante di quanto si potesse temere”. Paolo Brutti, consigliere regionale dell'Italia dei valori e membro della II commissione, non usa mezzi termini a margine dell'audizione con i sindacati tenutasi a Palazzo Cesaroni. “La crisi è grave, il lavoro precario ha subito un crollo verticale e tutti i parametri stanno facendo scivolare l'Umbria al pari delle regioni meridionali, in alcuni casi addirittura al di sotto. Una situazione destinata a peggiorare e che - questo è l'aspetto più grave - viene ancora edulcorata da alcuni rappresentanti della maggioranza.
Queste riunioni non possono limitarsi a un resoconto della crisi galoppante ma devono offrire soluzioni. Occorre pronunciarsi, fare scelte, puntare decisamente sui settori ancora trainanti come la filiera ambiente, cultura, turismo e produzioni tipiche, rifinanziando la cassa integrazione per non far uscire i lavoratori dal ciclo produttivo. E soprattutto smetterla con le inutili e verbose analisi di carattere generale. Il presidente Chiacchieroni salvi l'Umbria dalle inutili parole e noi dalle facili battute”.
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