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Riceviamo e pubblichiamo il comunicato dell'Azienda Ospedaliera di Terni, pervenuto alla nostra redazione. 18200 i ricoveri complessivi con un aumento del tasso di occupazione dei posti letto, che all’Azienda Ospedaliera di Terni sono 559, 507 in regime di degenza e 52 in regime diurno e un incremento della complessità delle prestazioni insieme alle attività di alta specialità e al numero degli utenti extraregionali. Questo, in sintesi, il quadro della situazione dei primi sei mesi del 2010 al “Santa Maria” di Terni che vede una sostanziale conferma della crescita, costante e progressiva, della struttura ospedaliera che si registra ormai da cinque anni. Il tasso di occupazione dei posti letto è in ulteriore aumento rispetto all’anno precedente (dall’87,8% all’89,6%) mentre il numero di pazienti in regime di degenza presenti in media ogni giorno è aumentato da 453 nel 2009 a 455 nel 2010. La complessità della casistica trattata risulta in lieve aumento (peso medio DRG pari a 1,11 rispetto a 1,10 dell’anno precedente) mentre per quanto riguarda l’inappropriatezza della degenza si è verificato un ulteriore abbassamento dell’indice di performance, da 104,9 a 104,3, che corrisponde ad un miglioramento dell’appropriatezza delle prestazioni, in linea con l’andamento positivo registrato negli ultimi anni. Cresce di oltre il 3% l’attività di alta specialità erogata a pazienti residenti in Umbria, un incremento ancora più marcato se ci si riferisce al volume finanziario (+4,8%). Il trend positivo riguarda attività consolidate quali la neurochirurgia, la neuroradiologia interventistica, la cardiochirurgia, la chirurgia del fegato. Si registra un incremento consistente dei volumi di attività, per prestazioni di alta specialità, nell’emodinamica (+153,8%), grazie all’attivazione del servizio h24 che ha permesso di effettuare gli interventi di angioplastica primaria sui pazienti infartuati, nella neonatologia (+47,8%), grazie all’attivazione della convenzione con il Bambin Gesù che ha permesso di acquisire professionalità provenienti dall’ospedale romano, nelle malattie infettive (+35,7%), nella chirurgia toracica (+20,1%) e nella chirurgia vascolare (+9,8%). In flessione del 3,6% le prestazioni di medio - bassa specialità in favore dei pazienti residenti in Umbria. Considerando che il volume finanziario prodotto da tali ricoveri è, al contrario, in lieve incremento (+0,6%), se ne deduce che è aumentata la complessità media delle prestazioni. Riguardo invece all’attività erogata ad utenti di altre regioni, si registra una lieve crescita sia nel numero dei ricoveri in regime di degenza, sia nel volume finanziario di tale attività. Da segnalare incrementi consistenti nei settori della neonatologia (+303,2%), della neurologia (+50,2%), dell’otorinolaringoiatria (+38,5%), della chirurgia tiroidea (+35,9%) e delle malattie infettive (+24,4%). “Dall’analisi dei dati del primo semestre dell’anno in corso - dichiara Gianni Giovannini, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera “Santa Maria” di Terni - si conferma il buon andamento dei volumi di attività e del fatturato anche se il contesto in cui si opera desta molte preoccupazioni. Il taglio del fondo sanitario nazionale insieme alla consistente riduzione delle risorse in favore delle Regioni, inevitabilmente intaccheranno il quadro generale degli investimenti in sanità. Per questo motivo siamo impegnati a riqualificare la spesa attraverso una stretta integrazione con i servizi territoriali della Asl, in linea con le direttive regionali e ad investire le risorse disponibili in progetti, strutture, tecnologie e professionalità che ci permetteranno di compiere, negli anni a venire, un ulteriore balzo in avanti migliorando la qualità, l’efficienza e l’efficacia delle prestazioni ai nostri utenti”. Il manager sanitario elenca numerosi interventi già avviati o di prossima realizzazione: di rilievo l’unificazione, con l’Asl 4 provinciale, del laboratorio analisi e la prossima apertura del nuovo reparto Spdc, servizio psichiatrico di diagnosi e cura gestito dall’azienda sanitaria che, con il passaggio da 5 a 12 posti letto, contribuirà a contrastare la mobilità dei pazienti psichiatrici verso altre strutture. “La recente autorizzazione dell’Aifa per la produzione a Terni di cellule staminali - prosegue il dottor Giovannini - ci permetterà di dare inizio alle attività di ricerca del laboratorio diretto dal professor Angelo Vescovi”. Passi in avanti anche per la realizzazione della banca regionale del cordone ombelicale, con l’ultimazione dei lavori entro l’anno. “Sul versante dell’implementazione tecnologica - dichiara il direttore generale - abbiamo acquisito, grazie al contributo della fondazione Carit, un neuronavigatore che, insieme all’apertura di una seconda sala operatoria dedicata, permette alla neurochirurgia ternana di continuare ad essere un polo d’avanguardia nell’Italia centrale. La nuova risonanza magnetica 3 tesla, che sarà inaugurata nei prossimi giorni, sarà inoltre utilissima nelle attività di ricerca nei settori delle neuroscienze e della neurochirurgia”. Definito dalla direzione aziendale anche il “Progetto Donna” con una semiala ospedaliera interamente dedicata alla cura delle patologie della sfera genitale femminile che va ad aggiungersi alle attività di alta specialità nel settore materno - infantile sviluppate in collaborazione con il Bambin Gesù di Roma, come la terapia intensiva neonatale. Prosegue a pieno regime l’attività nelle cardioscienze, in particolare la cardiochirurgia, che si conferma polo di attrazione anche per utenti extraregionali così come è positiva, sia da un punto di vista quantitativo che qualitativo, l’attività chirurgica ad un anno dall’apertura del nuovo blocco con undici sale operatorie dotate delle più moderne tecnologie. In corso di esecuzione, grazie al finanziamento regionale di 24 milioni di euro, interventi strutturali sulla facciata e per l’adeguamento alle normative antincendio, la sostituzione degli ascensori, la climatizzazione di molti reparti ancora sprovvisti, la ristrutturazione completa della nefrologia e dialisi. Fondamentale il continuo monitoraggio del grado di soddisfazione degli utenti che si rivolgono alla struttura ospedaliera ternana. Dal 2007 ad oggi sono stati effettuati oltre 1400 sondaggi telefonici a campione con domande che valutano i livelli di collaborazione tra le strutture, gli ambienti, la privacy, il personale (medico, infermieristico, di supporto, in generale), la continuità assistenziale post-ricovero, la soddisfazione delle aspettative, il giudizio complessivo. In via innovativa l’indagine sulle opinioni degli utenti è stata allargata alla percezione degli esiti di salute delle cure. L’Azienda Ospedaliera di Terni, attraverso la partecipazione al Consorzio di medicina, ha contribuito alla realizzazione della nuova sede della facoltà di Medicina e Chirurgia che ospiterà studenti e docenti a partire dal prossimo anno accademico e guarda con molto interesse al progetto della direzione dell’Asl 4 di realizzare a Colle Obito, nei pressi del “Santa Maria”, la nuova sede centrale dell’azienda sanitaria che permetterà una maggiore integrazione dei servizi e costituirà l’ultimo, decisivo tassello al completamento della Città della Salute. (A.T.) Condividi