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PERUGIA - La fotografia per combattere il disagio mentale, e come strumento per sperimentare nuove forme di comunicazione, in questo caso non verbale. Questo l'intento del progetto ''Libera-mente'', nato su iniziativa della Cooperativa Sociale Borgorete che da trent'anni si occupa di riabilitazione nell'ambito della salute mentale e presentato stamani a Perugia. Illustrata la mostra fotografica e il libro ''Punctum'', risultato di un ''laboratorio'' durato cinque mesi, i cui partecipanti erano ospiti delle strutture residenziali salute mentale della Asl 2 di Perugia gestite dalla cooperativa sociale Borgorete. Il progetto si pone l'obiettivo di ''promuovere la contaminazione positiva fra disagio e arte, consentendo a persone con sofferenza mentale di sperimentare nuove forme di comunicazione e all'arte di poter godere di immagini nuove''. ''Punctum'' - ha spiegato il dirigente della attivita' culturali della Provincia Maurizio Terzetti - prende spunto dal saggio sulla fotografia ''La camera chiara'' di Roland Barthes, in cui viene definito come ''un dettaglio che giunge a sconvolgere tutta la mia lettura; e' un mutamento vivo del mio interesse, una folgorazione. A causa dell'impronta di qualcosa, la foto non e' piu' una foto qualunque. Questo qualcosa ha fatto tilt, mi ha trasmesso una leggera vibrazione''. La mostra, che rimarra' aperta fino al 26 settembre, apre con un vernissage il 10 settembre e con una Tavola rotonda in programma sabato 11 settembre allo spazio espositivo Combo a Perugia. La Tavola Rotonda dal titolo ''Fotografie: altri punti di vista'' provera' a riflettere sulla valenza sociale e culturale di un progetto che e' riuscito a dare un volto ed una forma di comunicazione nuove all'emarginazione, alla sofferenza mentale, creando nuove possibili contaminazioni, espressioni e punti in comune fra arte e intervento sociale. Condividi