«Una decisione grave e irresponsabile», ha detto il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini. «È uno strappo - osserva - alle regole democratiche del nostro Paese, in quanto si pensa di concordare con sindacati minoritari la cancellazione del contratto nazionale impedendo ai lavoratori metalmeccanici di poter decidere sul loro contratto». Domani nella riunione del comitato centrale della Fiom «prenderemo tutte le decisioni più opportune», aggiunge Landini. «Le regole sulla rappresentanza andrebbero rispettate adesso perché c'è un contratto nazionale del 2008 firmato da tutti e approvato con referendum dai lavoratori metalmeccanici», afferma il segretario generale della Fiom commentando l'invito di Federmeccanica a regolamentare il sistema di rappresentanza. «Quel contratto - aggiunge - rimane in vigore, altri sono illegittimi e non sono mai stati sottoposti ad alcuna verifica democratica con i lavoratori direttamente interessati. La democrazia bisognerebbe praticarla sin da ora». Quanto all'incontro del 15 settembre, Landini spiega che «la Fiom non parteciperà a tavoli che cancellano il contratto nazionale. Non partecipiamo perchè non sono trattative ma semplicemente dettature della Fiat”. Condividi