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PERUGIA - ''La crisi del turismo umbro, negli ultimi tempi da piu' parti denunciata, se da un lato non puo' essere ascrivibile in toto, alla crisi economica che pur si fa sentire in tutta la sua forza, dall'altro evidenzia implacabilmente come la politica regionale ne sia responsabile, avendo di fatto sottovalutato l'importanza del turismo nel settore imprenditoriale ed economico''. Lo ha detto il portavoce dell'Udc in Consiglio regionale dell'Umbria, Sandra Monacelli che a sostegno di quanto sostiene circa la debolezza delle politiche regionali del turismo, ricorda che nell'ultima legislatura regionale tale delega non sia stata assegnata e che l'Azienda di promozione turistica ''ha visto succedere in dieci anni ben 6-7 amministratori unici, che da soli hanno deciso e giudicato progetti, azioni e spese. Troppi soldi, per questo, hanno preso la via dello spreco''. ''Nel mese di agosto - ha detto l'esponente centrista - la politica praticata sotto l'ombrellone ci ha regalato simpatiche provocazioni per individuare ''testimonial' del turismo umbro, non si sa bene se in sostituzione totale o parziale dell'assente politica regionale. Al riguardo, vista la proposta di Monica Bellucci, perche' non prendere in considerazione allora Raoul Bova, che ha persino interpretato in un film il ruolo di un umbro che fa amare alla protagonista, a sua volta innamorata di lui, la propria terra?''. ''All'assessore Bracco - ha aggiunto Monacelli - che sembra avere apprezzato la ''provocazione Bellucci', suggeriamo nel frattempo di aprire un serio ed approfondito confronto sulle strategie per il futuro turistico della nostra regione''. Per il consigliere regionale dell'Udc, l'Umbria potra' essere rimossa dalla ''scomoda posizione di fanalino di coda'' nell'interesse dei turisti soltanto attraverso ''politiche coordinate, da associare ad una seria riorganizzazione del settore che e' fatto di competenze specifiche e promozione, persino di emozioni e suggestioni, ma non, certamente, di gestioni allegre''. Condividi