PERUGIA - ''Il piano di riduzione dei servizisocio-assistenziali per disabili e anziani predisposto dall'ASL 4 e dal Comune di Terni evidenzia drammaticamente le difficolta' con le quali la Regione e le amministrazioni locali si devono confrontare a seguito degli insostenibili tagli lineari imposti dal governo centrale alla spesa pubblica per il welfare, che compromettono la possibilita' stessa di erogare servizi essenziali per garantire la coesione sociale e l'occupazione di centinaia di lavoratori''. Cosi' il capogruppo di Rifondazione comunista nel consiglio regionale dell'Umbria, Damiano Stufara, per il quale ''occorre, pero', anche scongiurare l'instaurarsi di un clima di confusione e d'incertezza, dove, invece di colpire gli sprechi, ad essere sacrificato potrebbe essere il diritto alla cura e all'assistenza dei cittadini''. ''Nell'immediato - e' la riflessione di Stufara - occorre trovare una soluzione socialmente equa alle difficolta' presenti, che possono e devono essere affrontate collegialmente. Il primo passo deve essere quello di sospendere il piano di riduzione dei servizi proposto dall'ASL 4 e di assumere in modo chiaro ed inequivocabile l'impegno di garantire a tutti gli operatori il mantenimento del posto di lavoro e della continuita' del reddito, in nome di un principio di responsabilita' che deve accomunare l'Amministrazione Pubblica e quella dell'Azienda Sanitaria. In secondo luogo - ha proseguito Stufara - si pone l'esigenza di avviare da subito la discussione sul nuovo bando per l'affidamento dei servizi, al fine di arrivare ad una convenzione tra l'ASL e l'ATI che si aggiudichera' la gestione che sia centrata realmente sulle esigenze dell'utenza nel territorio e che consenta di verificare puntualmente la qualita' e la quantita' delle risorse investite nel settore, ad esempio differenziando, gia' nel bando di gara, i diversi ambiti e la spesa dedicata ad ognuno di essi''. Per Stufara ''e' necessario fare chiarezza in merito all'andamento della spesa nel settore socio-assistenziale, dove da troppo tempo si e' persa la capacita', da parte dell'amministrazione cittadina e dell'Azienda Sanitaria Locale, di analizzare in modo professionale il sistema delle prestazioni assistenziali finora vigente, in relazione all'evoluzione dei bisogni''. Condividi