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SAN GIUSTINO - - Si è svolto ieri mattina al Museo del Tabacco di San Giustino un convegno dal titolo «Tabacco oggi: dalla produzione alla distribuzione» che ha ufficialmente aperto la II edizione di «Rievocazione della Repubblica di Cospaia", ricordando una storia di libertà, contrabbando ed emancipazione», manifestazione promossa da Comune, Fondazione Museo del Tabacco, col patrocinio di Regione, Provincia, Comunità Montana e Camera di Commercio. Il convegno, che è durato oltre 3 ore, ha messo a confronto l’intera filiera verde, dal produttore al rivenditore finale (tabaccai). Sono intervenuti l’assessore regionale all’agricoltura Fernanda Cecchini, l’assessore provinciale Roberto Bertini, Oriano Giglio di Unitab, Carlo Sacchetto (Apti), Domenico Brugnoni della Cia, Luciano Gramaccioni per la Fit, Paolo Campanella (AGEMOS) il sindaco di San Giustino Fabio Buschi, il sindaco di Umbertide Giampiero Giulietti. Assenti i rappresentanti delle manifatture e del Ministero. I lavori sono stati coordinati dal presidente della Fondazione Museo del Tabacco Daniela Frullani che ha aperto con un indirizzo di saluto, ricordando da una parte «il valore ed il lavoro della Fondazione», dall’altra «lo spessore culturale della rievocazione», ricordando però «come tutto ruoti attorno alla coltura del tabacco che in questo territorio è nata e cresciuta». Altro saluto istituzionale del sindaco di San Giustino Buschi: «La storia che si rievoca della Repubblica di Cospaia si intreccia nella realtà attuale segnata da una difficile congiuntura economica nella quale si cala anche la partita del tabacco. Il nostro Comune, nonostante le difficoltà ed i tagli del Governo centrale, sta puntando molto sulla valorizzazione delle peculiarità del territorio, in primis premendo nella realizzazione di nuove infrastrutture». Tra esse il sindaco ha citato «la piastra logistica, in grado di ridare slancio all’economia, anche tabacchicola che qui ha una forte vocazione». Ha proseguito il sindaco di Umbertide Giulietti, tra i soci fondatori della Fondazione che è tornato, positivamente «sull’idea lanciata dal presidente Guasticchi di rilanciare nel nome della qualità, un nostro prodotto creando il sigaro di Cospaia con fascetta tricolore. Il tabacco - ha proseguito - è l’unica vera risorsa del nostro mondo agricolo ed occorre pensare ad una programmazione futura col massimo coinvolgimento istituzionale, evitando di attendere, inermi, il de profundis». Ancora sui nuovi impulsi promozionali legati alla tipicità del tabacco si è espresso l’assessore provinciale Bertini: «La sinergia tra enti ed istituzioni - ha detto - deve essere la base per il rilancio delle nostre tipicità, nelle quali rientra a pieno titolo il tabacco. Due idee: da una parte l’inserimento di Cospaia nei circuiti turistici provinciali così che la storia della Repubblica possa essere veicolata in chiave turistica. Dall’altra la realizzazione del sigaro di Cospaia per il centocinquantesimo anniversario della Repubblica: una cosa che si può fare». Giglio di Unitab in relazione al progetto sigaro ha subito chiarito allontanando le polemiche che hanno visto le manifatture storcere il naso di fronte alla proposta: «Le istituzioni non è che vogliono mettersi a produrre sigari. Ma ben vengano - ha precisato - le proposte di valorizzazione in termini qualitativi dei nostri prodotti. Non è il caso di alzare allarmismi». Quindi ha inserito il tabacco «nella difficile congiuntura internazionale. Sulla Pac servono nuove regole di mercato, sostegni di filiera che siano collegati all’occupazione, ed un maggior controllo di frontiera nel rispetto delle barriere sanitarie di settore. E’ l’ora dei fatti, questo clima di incertezze non è più sopportabile». Giglio ha annunciato che il 13 e 14 settembre a Città di Castello si svolgerà un’importante iniziativa (tecnica) legata al mondo del tabacco con la riunione del Gruppo di Lavoro. Sacchetto di Apti ha ripercorso i cambiamenti intervenuti negli ultimi 10 anni ricordando che in Europa «dove si combatte la battaglia più dura, su 27 Paesi, solo 8 sono produttori di tabacco. Non si possono cancellare 500 anni di storia, la causa del tabacco è giusta e deve essere difesa. E’ importante che il ministro ci aiuti in questa fase delicata dove per la prima volta il settore è senza aiuti. Anche perché l’Italia, nonostante i cambiamenti in atto, ha mantenuto il suo ruolo leader col 40% della produzione totale europea ed un’occupazione di 60 mila addetti». Brugnoni della Cia ha proseguito su questa linea ricordando «che questo è un anno difficile, di grande impatto nel corso del quale i nostri imprenditori hanno dimostrato una serietà stupefacente continuando a produrre, innovando ed investendo nonostante le incertezze. Chi fa tabacco oggi sta rischiando nell’ottica di un impegno a tenere duro per la salvaguardia di un settore storico e culturale, oltre che economico, oggi fermo nel limbo delle incertezze di Bruxelles». Prima delle conclusioni dell’assessore Cecchini hanno portato i loro contributi, forse per la prima volta in un ragionamento che a tutto tondo ha interessato la filiera, i due rappresentanti della distribuzione finale. Campanella di Agemos ha svolto una relazione complessa spaziando dalla problematica «del contrabbando di sigarette (dopo quello dei cd musicali, il più florido col 23 % del contraffatto totale), fino a quelle delle frontiere che troppo spesso e senza controlli, permettono l’introduzione di merce taroccata. Qui non si tratta di difendere i vecchi privilegi del comparto, qui si tratta di salvare una filiera intera che arriva fino ai rivenditori di sigarette. Noi siamo pronti a fare parte di questa mobilitazione per salvare il prodotto nazionale». Concetti ribaditi da Gramaccioni in rappresentanza della Fit (Federazione Italiana Tabaccai) che ha subito, anche con cenni polemici, sdrammatizzato circa la lotta al tabagismo in relazione ad altri mali sociali (come l’inquinamento). Noi contiamo su una rete di vendita di 56 mila rivendite diffuse sul territorio nazionale (46 mila gli associati alla Fit). Noi tutti vogliamo mantenere in vita questo mondo per questo lottiamo e confrontiamo ogni giorno con le istituzioni. I nostri interessi e le nostre lotte sono molteplici, ma per noi il tabacco è stato sempre in cima alla lista e sempre ci resterà». Come detto, le conclusioni del convegno le ha tirate l’assessore regionale alle politiche agricole Fernanda Cecchini che ha esordito complimentandosi per le attività della Fondazione e del Museo del Tabacco «che così bene difendono e ricordano la storia della coltura del tabacco e che oggi offrono l’opportunità di un confronto sul futuro del settore che è e deve rappresentare ancora un’opportunità di sviluppo laddove c’è vocazione, essendo questa l’ultima coltivazione a livello industriale rimasta florida nel territorio. La trattativa aperta a Bruxelles - ha continuato - ci consentirà di approvare azioni per la buona agricoltura (produzioni legate alla tutela dell’ambiente) e dall’altra sancirà le nuove modalità per accedere alle risorse. Sugli impegni presi dalla Ue e dal ministro ci sono ritardi non più giustificabili che potrebbero avere un grosso contraccolpo nei confronti di quanti hanno scelto di continuare a produrre tabacco. Per questo siamo pronti ad una nuova mobilitazione per chiedere al Ministro Galan di sostenerci e guidarci nella battaglia a Bruxelles per progettare il futuro del tabacco. La Regione è pronta a sostenere il comparto attraverso Bandi rivolti alle aziende di tabacco per innovazione e politiche di aggregazione. Altri bandi saranno emessi a favore della specifica filiera energetica mentre per il futuro, nuove opportunità per la produzione ed la formazione nel settore dell’ortofrutta». Nell’ambito del dibattito aperto col pubblico hanno portato i loro contributi la dottoressa Calabresi di Coldiretti ed il dottor Domini della cooperativa Agricooper. RIEVOCAZIONE COSPAIA: IL PROGRAMMA DI OGGI DOMENICA: alle ore 8,30 «Camminata alla riscoperta dei confini, delle dogane e dei luoghi di contrabbando della Repubblica di Cospaia. Merendino in piazza con musica popolare». Ancora mostra di pittura e degustazioni di sigaro al Museo del tabacco. Mentre dalle 16 nel centro storico di Cospaia arrivano le sigaraie di Chitignano con l’Ecomuseo del contrabbando e polvere da sparo», i cantori in ottava rima e i giochi della Repubblica, scene di contrabbando e antichi mestieri. Dalle 17 musica folk della compagnia «La Damigiana». La manifestazione è stata presentata nei giorni scorsi al Museo del Tabacco dal sindaco Buschi, dal presidente della Fondazione Museo del Tabacco Daniela Frullani e dall’assessore Stefania Ceccarini. La due giorni si prefigge di ripercorrere idealmente e con grandi manifestazioni culturali la storia della Repubblica di Cospaia che per 400 anni è riuscita a vivere in democrazia e libertà. Condividi