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“Sin dalla riforma sanitaria degli anni ’70 in Umbria abbiamo creduto, e continueremo a credere, in un servizio sanitario pubblico ed universalistico, equo e solidale, che si ponga l’obiettivo di allargare la capacità di dare risposte alla persona nel suo benessere totale”. E’ quanto affermato dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, intervenuta questa mattina alla presentazione del libro “La sanità futura”, svoltasi presso la Scuola umbra di amministrazione pubblica di Villa Umbra, a Pila. “Compito prioritario di chi ha la responsabilità del Governo regionale è di garantire la più alta ed efficiente qualità dell’offerta sanitaria, in un quadro di compatibilità finanziaria. Dobbiamo quindi essere tutti in grado di elevare sempre più la qualità del sistema, perché la domanda di salute cresce e cresce anche la platea di quanti chiedono che venga loro assicurato il diritto della persona a una vita sana e a cure adeguate in caso di necessità”. “Come sistema regionale non intendiamo affatto abdicare al ruolo che in questi anni ci siamo conquistati nella gestione della sanità. E se lo scontro con il governo nazionale è particolarmente aspro, proprio sul terreno dei costi della sanità, è perché sia il Ministro dell’economia Tremonti, che della sanità Fazio si rapportano a questo tema in termini ragionieristici e di qualificazione della spesa. Ignorando il fatto che, appunto guardando alla sanità del futuro, non ci sarà qualificazione della spesa che tenga per offrire al cittadino una sanità di qualità e moderna. Così come dobbiamo dire che è falso il luogo comune che in Italia per la sanità si spende troppo e male, siamo infatti uno dei Paesi che in Europa spende meno in questo comparto”. La presidente Marini ha poi evidenziato la necessità di superare l’attuale condizione in cui versa la sanità italiana, con aree dove si spende bene e si garantiscono prestazioni di qualità, ed aree in cui si spende male e c’è una cattiva sanità. “Se per un verso l’esperienza di questi trenta anni di sanità regionale ha garantito un sistema nazionale nel suo complesso di grande valore - ha concluso Marini, è pur vero che non è più possibile continuare a finanziare la cattiva gestione della spesa sanitaria di alcune regioni. Nel Patto per la salute sottoscritto con il Governo il principio della responsabilità di ciascuno è il vero perno della sostenibilità di tutto il sistema sanitario pubblico nazionale”. Condividi