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“Conferire una normativa specifica alla Festa dei Ceri, rappresenta la naturale sintesi del valore di identità che la Regione Umbria ha sempre attribuito alla Festa a partire dalla legge che identifica nei 3 Ceri stilizzati il simbolo della Regione fino ad arrivare alla norma che prevede la costituzione a Gubbio dell'Istituto regionale per lo studio, la tutela e la valorizzazione del patrimonio folcloristico dell'Umbria, in vigore ma mai effettivamente attivata”. Così il consigliere regionale del Partito democratico Andrea Smacchi ha sintetizzato, durante la conferenza stampa che si è svolta questa mattina a Palazzo Cesaroni, i motivi che lo hanno spinto ad avviare una iniziativa legislativa mirata a valorizzare e tutelare la Festa del 15 maggio “espressione culturale dell'identità regionale”, i cui contenuti, nei lavori della Commissione che si occuperà della legge, saranno “aperti ai contributi delle componenti coinvolte nella Festa e cioè l’Amministrazione comunale, la Diocesi di Gubbio, l’Università dei Muratori, l’Associazione Maggio Eugubino, la Famiglia dei Santubaldari, la Famiglia dei ceraioli di San Giorgio e la Famiglia dei Santantoniari”. Smacchi ha spiegato che la proposta di legge non mira soltanto a “tutelare la scelta di tipo politico effettuata a suo tempo ma evidenzia soprattutto la scelta di credere in quella scelta identitaria, nella sua scientificità, nel suo valore, comprendere le profonde motivazioni e non sottovalutare l'evidente sintesi che la Festa dei Ceri offre. Essa rappresenta l'incarnazione di un popolo che ha abitato il sito italico ben 1.600 anni avanti Cristo ed in particolar modo ancora adesso è capace di mantenere ininterrottamente le sue antiche tradizioni. Non si può rischiare di svalutare questa Festa e l'arcaica tradizione che rappresenta con un accostamento a momenti di incontro, pure molto validi, volti a rilanciare i prodotti tipici, le capacità organizzative, le capacità di gestione e aggregazione e le capacità turistiche di singole realtà territoriali dell'Umbria”. La legge firmata da Andrea Smacchi prevede che la Regione Umbria promuova la Festa dei Ceri e le iniziative volte a salvaguardarne i valori sociali, storici e culturali al fine di consolidare e diffondere l'unicità ed esclusività di tale patrimonio. Una promozione da effettuare anche attraverso un finanziamento annuale da erogare al Comune di Gubbio, “che ne finalizza l'utilizzo in base a progetti condivisi con le componenti del 'Tavolo della Festa dei Ceri', che riunisce le istituzioni e le aggregazioni che attualmente operano sugli aspetti organizzativi della Festa: Amministrazione comunale, Diocesi di Gubbio, Università dei Muratori, Associazione Maggio Eugubino, Famiglia dei Santubaldari, Famiglia dei ceraioli di San Giorgio e Famiglia dei Santantoniari”. Condividi