Umbria/ Ugl: spacciatori e criminali non vanno in ferie PERUGIA - ''Spacciatori e criminali purtroppo non vanno in ferie come i nostri rappresentanti politici. Da troppo tempo Perugia e' sporcata dalla droga. Basta spacciatori che vendono la droga, soprattutto la notte, all'uscita della stazione e nelle vie che portano al centro storico''. E' la denuncia del segretario dell'Ugl dell'Umbria, Enzo Gaudiosi che aggiunge ''i quartieri del capoluogo sono da troppo tempo abbandonati e in preda alla criminalita' e questo non perche' mancano i controlli della Polizia di Stato che opera con impegno e dedizione nonostante le scarse risorse a disposizione. Chi arriva a Perugia senza un regolare permesso di soggiorno deve subito capire che la situazione e' sotto controllo - continua Gaudiosi - Serve un forte segnale di tolleranza zero nella principale porta d'accesso alla regione. Serve un'operazione attorno alle principali aree di spaccio perugine costante, programmata e di grande rilevanza per il numero di uomini e di mezzi da impiegare. E cio' e' possibile sono garantendo maggiori risorse alle Forze dell'ordine''. Secondo il segretario ''l'impegno nei prossimi mesi deve essere costante per smantellare prima e per evitare poi che si ricreino quelle sacche di degrado e illegalita' che purtroppo spesso connotano gli scali ferroviari delle province italiane. Per troppo tempo queste e altre aree sono state abbandonate ai criminali. Le cosche e la criminalita' organizzata continuano ad arricchirsi col traffico di droga e di armi e le Istituzioni giorno dopo giorno scontano una inquietante impotenza e difficolta' ad adottare provvedimenti efficaci. La repressione e' necessaria - aggiunge - ma non sufficiente. Affrontando il problema soltanto dal punto di vista dell'ordine pubblico si rischia di provocare una pericolosa ondata di razzismo dietro al quale si nasconde la paura di una societa' individualista e povera di giustizia sociale, dove l'altro e' sempre piu' concorrente, nemico, minaccia. Si rischia un accanimento contro chi e' piu' indifeso''. Secondo Gaudiosi ''la misure politiche adottate finora cavalcano l'insicurezza e non ci permettono di superarla. Siamo convinti che legalita' e democrazia non si escludono. Oltre a garantire l'ordine, e' indispensabile un'azione sociale e culturale a cui va affiancato il superamento dei limiti di un sistema economico che accentua anziche' ridurre le distanze fra ricchezza e poverta'. La soluzione ad un fenomeno cosi' complesso - conclude - non e' l'istituzione di un Centro di Identificazione ed espulsione nella nostra regione. I Cie sono polveriere a rischio per le cattive condizioni di vita allungate dai nuovi tempi di permanenza. La realta' e' che a tutt'oggi si tratta di aree di parcheggio per centinaia di stranieri irregolari in attesa di espulsione o in attesa di finire in carcere. Sono infine serbatoi che alimentano lo spaccio e il lavoro irregolare''. Condividi