federalberghi.gif
Per avere delle presenze in più - destinate forse altrove - Federalberghi praticamente si è dovuta pagare la ripresina mettendo in moto una macchina di sconti proprio nel periodo di agosto dove gli "altri territori" ben più sponsorizzati invece fanno cassa. "Per avere qualche presenza in più - ha spiegato Bianconi di Federalberghi - nel periodo più importante della stagione turistica, le imprese umbre hanno dovuto abbassare i prezzi, e quindi incidere sulla redditività, già in caduta libera per la crisi persistente. In queste condizioni – prosegue Bianconi - parlare di ripresa è del tutto improprio". Il settore continua ad essere in grande difficoltà, accresciuta dall’incertezza circa le risorse che devono andare a finanziare il bando sulla qualità alberghiera, scaduto nel maggio 2009. La graduatoria, che avrebbe dovuto essere ufficializzata a settembre-ottobre 2009, è stata pubblicata solo a maggio 2010. "A quasi 4 mesi, non abbiamo ancora alcuna indicazione sulle risorse che saranno messe a disposizione" ha spiegato allarmato Bianconi "Le strutture intanto – proprio confidando sul contributo pubblico – hanno già compiuto gli investimenti, con grandi sacrifici, pur di implementare la qualità complessiva dell’offerta, secondo la logica dell’innalzamento degli standard qualitativi fortemente voluta dalle istituzioni e da noi perfettamente condivisa, come arma fondamentale per il rilancio del comparto. Se dopo tanto tempo l’ammontare delle risorse è ancora avvolto nella nebbia, è ovvio che la fiducia delle imprese sia in crollo verticale. Chiediamo quindi alla Regione di avere un quadro certo dei fondi sui quali si potrà contare, e anche di premiare lo sforzo delle imprese turistiche che – pur in un momento di così pesante congiuntura – continuano a fare attività di promozione dell’Umbria con la partecipazione a fiere ed eventi, attraverso un aiuto nel sostenere i costi di adesione a queste manifestazioni”. Condividi