Riceviamo e pubblichiamo la nota, di Danilo Nardoni, giunta alla nostra redazione
Con i suoi oltre 1000 concerti e i 15 anni di attività la Bandabardò può chiamarsi a buon diritto una delle live band più vitali in Italia. I “bardozziani” non sanno stare lontani dal palco e dai sorrisi del loro pubblico e dopo un tour invernale nei teatri sono tornati in estate a cantare, suonare e a sbracciarsi. Il nuovo spettacolo live, che è partito il giugno scorso da Urbino, proseguirà fino a settembre inoltrato.
E giovedì 2 settembre la tournèe della “banda” farà tappa nello splendido Anfiteatro della Rocca Medievale di Castiglione del Lago (biglietto 12 euro, posto unico). La grande novità del concerto è costituita dai brani in scaletta, molti dei quali non sono mai stati suonati dal vivo, e dal nuovissimo arrangiamento della storica "Beppeanna" fatto insieme a Goran Bregovic.
È questo uno dei principali spettacoli in programma per la “Festa Democratica Nazionale dei Centri Storici”, organizzata dal Partito Democratico di Castiglione del Lago e caratterizzata soprattutto da momenti di riflessione sul presente e sul futuro dei centri storici. Dal 2 al 5 settembre prossimi gli appuntamenti si svolgeranno in vari luoghi del bellissimo borgo sulle sponde del Trasimeno, uno dei “Borghi più Belli d’Italia”. Quattro giorni di festa con incontri pubblici, iniziative politiche, concerti, proiezioni e momenti di intrattenimento.
La Bandabardò è una delle formazioni folk-rock più amate dal pubblico italiano. Ogni suo concerto, da sempre, è sinonimo di ottima musica, alti contenuti e tanto divertimento. Sono per la rivalutazione dei rapporti umani, dei miscugli razziali e culturali. Lottano per un mondo a misura di donna e di bambino e per vedere un giorno trionfare allegria e gentilezza. È questo il manifesto “artistico” della Bandabardò. Una forte dichiarazione d’intenti che lascia spazio non solo alla musica. Ai loro concerti non si può resistere, ed anche il più svogliato deve per forza muoversi. Braccia alzate, “danze e carezze”… ma anche tanta “testa” con canzoni che fanno riflettere, scuotono, denunciano e attaccano. Perché, secondo i musicisti della “Banda”, non si può rimanere inerti di fronte ad un mondo che sta andando a rotoli. Romantiche, esuberanti, folli, schizzate, coraggiose, citazionistiche e barricadiere sono le canzoni della Bandabardò.
Il gruppo toscano (Enrico Greppi, voce e chitarra, Alessandro Finazzo, chitarra, Marco Bachi, basso, Andrea Orlandini, chitarra e tastiera, Alessandro Nutini, batteria, Jose Ramon Caravallo Armas, percussioni e tromba) porterà la sua carica di energia anche a Castiglione del Lago, dove peraltro sono di casa viste le loro tante memorabili esibizioni nel corso degli anni alla Darsena. Energia che è fatta di musica da strada e per la strada, di suoni che non dimenticano la lezione degli chansonnier francesi, ma che la mescolano nel calderone fumante della contaminazione totale.
I loro concerti sono feste straripanti d’affetto: il pubblico partecipa numerosissimo, cantando infaticabile ogni canzone, duettando continuamente con gli artisti sul palco, senza perdersi un solo verso, in uno scambio d’intesa che non smette mai di sorprendere la Banda stessa. E questo affetto si traduce in grandi numeri ormai non più solo ai concerti, ma negli stessi dati di vendita, che vedono la Bandabardò apparire – sempre meno timidamente e ad ogni nuovo album – in cima alla classifica dei primi dieci album più venduti.
Il gruppo musicale in tutti questi anni è sempre rimasto fedele allo spirito degli inizi. Anche quando passa dai più classici dischi a progetti più ambiziosi. Con l’ultimo lavoro di inediti dal titolo “Ottavio”, la band ha provato ad affrontare altri percorsi. Ha scelto così di raccontare le proprie storie non più soltanto attraverso le canzoni, ma con un’autentica scrittura di scena in uno spettacolo di teatro-canzone fatto di parole e musica, in cui la storia si intreccia alle canzoni.
La storia della band toscana inizia nel 1993 quando comincia la sua attività suonando in un lunghissimo tour in Italia e in Francia, nei locali ma anche per strada.
Il primo album, “Il circo mangione” esce nel 1996 ed ottiene un ottimo successo, vincendo anche il Premio Ciampi. Il successo è confermato col secondo album, “Iniziali Bì-Bì”, seguito nel 2000 dall’uscita di “Mojito Football Club”, molto apprezzato dalla critica. L'anno successivo viene pubblicato un altro live, “Se mi rilasso... collasso”, che contiene anche l'inedita “Manifesto”. Ma è con “Bondo! Bondo!” nel 2002 che la band ottiene un successo internazionale con un tour in Spagna, Francia e Svizzera. Dal 2003 entra a far parte della formazione Ramon, ai fiati e alle percussioni, che sostituisce Paolino: dalla nascita del gruppo, questo è l’unico cambiamento nella formazione, a testimonianza della complicità e complementarietà umana prima che artistica esistente tra i membri della Banda.
“Tre passi avanti”, esce nel 2004. Nello stesso anno viene pubblicata l'autobiografia della Banda, scritta con Massimo Cotto e intitolata “Vento in faccia”, dall'omonima canzone (edita da Arcana). “Vento in faccia” è anche il titolo del DVD che contiene il concerto di apertura del tour per l'ultimo album, a Firenze, oltre a riprese di backstage e messaggi dei fan.
Nel 2006 esce “Fuori Orario”, un doppio album di vecchie incisioni, canzoni di repertorio risuonate con nuovi amici e 4 inediti. Il disco è primo nelle classifiche dei punti vendita indipendenti e settimo nelle grandi catene e permane a lungo tra i primi 10 posti.
Gli ultimi quattro anni hanno visto estendersi a macchia d’olio la cartina geografica della Bandabardò, impegnata in lunghe tournée anche all’estero: Francia, Germania, Spagna, Belgio, Lussemburgo, Svizzera, Polonia, Slovenia e persino Chiapas e Canada.
L’apertura, l’energia e la curiosità del gruppo lo hanno portato naturalmente a collaborare con innumerevoli altri artisti, sia in studio che sul palco: Daniele Silvestri, Max Gazzè, Paola Turci, Patty Pravo, Francesco Magnelli, i Modena City Ramblers, Litfiba, Sergio Cammariere, Marina Rei, Raiz, Bobo Rondelli, Lina Sastri, Marco Calliari e Tonino Carotone.
Nel 2008 è uscito “Ottavio”, l’ultimo album di inediti. Il disco, strutturato come un dramma teatrale, racconta in quattordici brani suddivisi in quattro atti “vita e opere” dell’antieroe Ottavio che nella commedia dell'arte rappresenta la maschera dell'innamorato. L’album ha visto collaborare come ospiti il cantante spagnolo Tonino Carotone, il pianista Stefano Bollani, il maestro Clemente Ferrari e il violinista Adriano Murania. Entrato al settimo posto nella top ten di vendite al momento dell’uscita, ha ottenuto sia il premio Pimi del Mei che il premio SIAE come miglior album indipendente dell’anno.
Ad aprile del 2010 è uscito “Allegro ma non troppo”, un disco in esclusiva per la rivista “XL”, dove la Banda racconta l’incontro con Goran Bregovic per un viaggio tra matrimoni e funerali, tra polvere di teatro e rifiorire di antiche melodie, tra nuove creature e balli di piazza.
Per quanto riguarda gli spettacoli musicali, oltre alla Bandabardò, ospite di prestigio della manifestazione nazionale dedicata ai centri storici sarà anche il grande cantautore Roberto Vecchioni, che domenica 5 settembre presenterà, sempre presso l’anfiteatro della Rocca Medievale di Castiglione del Lago (biglietto 20 euro, posto unico), il suo ultimo lavoro “In-Cantus”, tra musica leggera e classica.
La musica farà dunque da colonna sonora alla Festa Democratica di Castiglione del Lago, la quale svilupperà la tematica dei centri storici, ma non solo. Tra le iniziative politiche con le Istituzioni umbre e gli incontri pubblici, che si svolgeranno tutti presso l’Atrio della Biblioteca Comunale, da segnalare per giovedì 2 settembre alle 21 il dibattito dal titolo "Centri Storici, tra conservazione e modernità" al quale parteciperanno Catiuscia Marini (Presidente Regione Umbria), Renato Locchi (Capogruppo PD Consiglio Regionale), Vinicio Guasticchi (Presidente Provincia di Perugia) e Fiorello Primi (Presidente Borghi più belli d'Italia); venerdì 3 settembre, sempre alle 21, ci sarà invece un dibattito con sindaci umbri e toscani per mettere le “esperienze a confronto”; sabato 4 settembre alle 18, Brunello Cucinelli, Giancarlo Luigetti e l’Assessore regionale Fabrizio Bracco parleranno del tema “Quando l’impresa fa cultura”; infine, domenica 5 settembre, prima del concerto di Vecchioni, alle 18 si terrà il dibattito politico “Centri Storici, il modello di sviluppo del PD” con gli interventi, tra gli altri, di Lamberto Bottini (Segretario Regionale PD) e Maria Rita Lorenzetti.
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