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PERUGIA - E' proseguita anche oggi l'attivita' dei vigili del fuoco per fronteggiare le richieste di verifiche giunte dopo il terremoto che ieri ha interessato la zona tra Montefalco, Gualdo Cattaneo, Castel Ritaldi, Giano dell'Umbria e Trevi. Quasi un centinaio le chiamate pervenute alla sala operativa provinciale del corpo, a Perugia. I vigili del fuoco - e' detto in un comunicato del comando provinciale - sono al lavoro con due squadre impegnate in sopralluoghi negli edifici pubblici e privati. Oggi ne sono stati eseguiti una ventina. Ieri, subito dopo il sisma, erano state inviate in zona quattro squadre con otto automezzi che hanno compiuto 45 interventi con anche rimozione di parti pericolanti. Si tratta comunque - hanno sottolineato i vigili del fuoco - di tutte situazioni con danni non gravi. E' una ''normale evoluzione'' quella che sta avendo il terremoto nella zona tra Montefalco, Castel Ritaldi e Giano. Lo ha rilevato oggi padre Martino Siciliani, direttore dell'osservatorio Andrea Bina di Perugia. Per l'esperto ci sara' ancora ''qualche giorno di piccole scosse'' ma la crisi si sta avviando verso la conclusione. ''L'epicentro dei vari eventi - ha detto padre Siciliani - non si sposta di molto all'interno della faglia e cio' significa che questa si e' attivata solo molto limitatamente. La profondita' dell'ipocentro e' poi contenuta, entro i dieci chilometri. L'energia delle varie scosse va via via diminuendo. Si tratta quindi - ha concluso padre Siciliani - di tutti dati positivi''. Condividi