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NARNI - Una colonna sonora soul nel cuore del Medio Evo umbro. E' quanto propone il Narni Black Festival, che si svolge nel centro storico della suggestiva cittadina. Ieri sera il programma della 12/a edizione e' entrato nel vivo, e sul palco della piazza dei Priori e' salita Chaka Khan, stella di prima grandezza del variegato microcosmo della musica Nera. Questa sera tocca Maceo Parker, storico sassofonista contralto della band di James Brown, e domani si chiude con Tower of Power, band che da poco ha festeggiato i 40 anni di carriera. Chaka Khan sara' appesantita nel look, ma la voce resta agile e si muove con grande scioltezza e potenza tra i percorsi del soul. Messasi dietro le spalle le travagliate vicende degli anni scorsi, e con la positiva identita' di superstar attenta ai problemi sociali, la vocalista di Chicago snocciola il riassunto di 40 anni di palcoscenico con naturalezza. Grinta e funambolismo vocale sono ancora le sue doti migliori, e anche fisicamente non riesce a star ferma in scena, tanto che anche lo sgabello apparso a meta' show viene presto accantonato. La freschezza non e', ne' potrebbe essere, adesso che ha 57 anni, quella degli esordi con la band Rufus, ma il carisma del personaggio compensa bene, e le si perdonano volentieri anche certi eccessi ed il non sempre misurato controllo dei suoi straripanti mezzi vocali. Sostenuta da una band professionale e di buona qualita', minimale a livello strumentale (chitarra, tastiere, basso, batteria) ma con ben tre coristi, la Khan in questa sua unica data in Italia (il tour continua in America) non ha deluso il pubblico attingendo al suo songbook piu' popolare, dalla superclassica Ain't Nobody, forse il primo successo planetario della giovane vocalista di Rufus, fino ai recenti hits. Vale la pena di ricordare che, in mezzo, ci sono dieci Grammy vinti e oltre venti nominations. Ma non e' sola storia, Chaka e' una figura ancora molto importante del soul. Condividi