PERUGIA - “Promuovere la Festa dei Ceri e le iniziative volte a salvaguardare i valori sociali, storici e culturali di questa autentica espressione dell’identità regionale al fine di consolidare e diffondere l’unicità ed esclusività di tale patrimonio”. È questo l'obiettivo della proposta di legge presentata dal consigliere regionale Andrea Smacchi (Pd) i cui contenuti, nei lavori della Commissione che si occuperà della legge, saranno “aperti ai contributi delle componenti coinvolte nella Festa e cioè l’Amministrazione comunale, la Diocesi di Gubbio, l’Università dei Muratori, l’Associazione Maggio Eugubino, la Famiglia dei Santubaldari, la Famiglia dei ceraioli di San Giorgio e la Famiglia dei Santantoniari”.
Spiegando la necessità di una apposita normativa che tuteli la Festa dei Ceri, Smacchi evidenzia che la legge in vigore (n. 16 del 2009 - Disciplina delle manifestazioni storiche) “ha come finalità il riconoscimento delle manifestazioni storiche quali espressioni del patrimonio storico e culturale della comunità regionale e la promozione e la valorizzazione delle stesse al fine di favorire la conoscenza delle tradizioni regionali, lo sviluppo del turismo culturale, la rivitalizzazione dei centri storici, l’aggregazione e la coesione sociale attraverso il ruolo del volontariato e dell’associazionismo”. Questa norma “considera come manifestazioni storiche, sul piano degli effetti della legge, anche quelle radicate nella tradizione delle comunità locali che richiamano modi di vita, usi, costumi caratteristici dell’immagine e dell’identità regionale che si contraddistinguono per il particolare valore culturale espresso e riconosce poi all’articolo 3 la Festa dei Ceri come la più arcaica espressione culturale dell’identità regionale”.
Per l'esponente del Partito democratico sarebbe quindi necessario “adeguare il quadro normativo regionale alla distinzione che va fatta tra rievocazioni e tradizioni, dichiarata del resto nella stessa legge 16, assegnando alle tradizioni, e più segnatamente alla Festa dei Ceri, una legge specifica: conferire una normativa apposita alla Festa dei Ceri appare un atto coerente, sintesi del valore di identità che la Regione Umbria ha sempre attribuito alla Festa a partire dalla legge regionale 30 ottobre 1973 n. 37 modificata dalla legge 18 maggio 2004 n.5 disciplinante l’adozione dello stemma regionale raffigurante in sintesi grafica i tre ceri di Gubbio”.
Si tratterebbe, per Smacchi, di una proposta di legge che “difende lo stemma scelto, tutela una scelta politica fatta a suo tempo e rinnova quella scelta identitaria, nella sua scientificità e nel suo valore, comprendendone le profonde motivazioni, senza sottovalutare l’evidente sintesi che la Festa dei Ceri offre”.
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