GUBBIO - Si è svolto nei giorni scorsi, nella sua abitazione a Spoleto, un incontro tra una delegazione della Famiglia dei Santantoniari guidata dal presidente Alfredo Minelli, il consigliere Raffaele Pellegrini e il capodieci del 2011 Roberto Fofi, accompagnati dal ceramista e santantoniaro Giampietro Rampini con il Maestro Alberico Morena. Motivo dell’incontro è stato il dono da parte di Morena di una xilografia fatta per i Santantoniari nel 1979 denominata “l’alzata”. Il gesto dell’artista è stato vivamente apprezzato dalla delegazione, che dal Maestro ha ricevuto un’altra opera, una xilografia che ritrae il cero di S. Antonio all’uscita dalla Basilica di S.Ubaldo nella prima domenica di maggio. Un gesto che ha lasciato profondamente emozionati tutti, ma che ha voluto riaffermare l’attaccamento dell’artista ai Santantoniari e alla città di Gubbio, che come lui stesso ha sempre ammesso, è luogo di ispirazione per la realizzazione delle sue apprezzate xilografie e sua seconda città natale. Durante il cordiale incontro con la delegazione il professore ha voluto ricordare tante sue emozioni vissute a Gubbio, sia come artista che come ceraiolo Santantoniaro. Tra gli altri, ha voluto raccontare un episodio che forse molti neanche conoscono, quando nel 15 maggio del 1968, in seguito alla caduta del cero di S.Ubaldo sulla ‘calata dei Neri’, fu proprio il professore ad adoperarsi per rialzare il cero e ripartire a punta davanti fino al cambio della statua. Scherzosamente, Morena ha chiesto alle delegazione Santantoniara di essere perdonato, per aver preso il cero di S.Ubaldo, ma per la situazione che si era creata non poteva farne a meno. La Famiglia dei Santantoniari ha voluto donare a Morena una riproduzione del grande pannello di ceramica che si trova nella taverna, realizzato da Rampini nel 2005 oltre a varie pubblicazioni; allo stesso tempo Rampini ha donato una scena in ceramica di ceraioli santantoniari. Al termine dell’incontro, visibilmente commosso, ha salutato la delegazione con la richiesta di portare i saluti a tutti i suoi amici eugubini e in particolare a tutti i Santantoniari. Condividi