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Esercitazioni dei vigili del fuoco di Perugia si sono svolte nei giorni scorsi nel centro urbano del capoluogo, in occasione del periodo di fermo del minimetrò (che riprenderà regolarmente le corse da lunedì mattina alle 7), nell'ambito del piano di emergenza che riguarda questo sistema di trasporto. I vigili, con il loro gruppo Saf (personale preparato ed addestrato nelle tecniche di derivazione speleo-alpino-fluviale), hanno compiuto diversi sopralluoghi sui tre chilometri di percorso del minimetrò ed hanno simulato - riferisce un loro comunicato - le operazioni di soccorso agli occupanti di una vettura rimasta ferma tra due stazioni in un tratto in cui i binari corrono a circa 15 metri da terra e dove l'intervento delle autoscale, pur accessibile, potrebbe risultare più complesso. Così i vigili sono saliti sino ai binari ed hanno raggiunto la vettura per simulare sia l'evacuazione degli occupanti sia, con una speciale barella, il soccorso ad alcuni passeggeri non in grado di muoversi autonomamente. Nella circostanza sono state provate alcune nuove attrezzature quali un gancio con garanzia di carico che permette di agganciare dal basso la rotaia in ogni punto grazie ad una serie di pali telescopici assemblabili, che ne permettono il sollevamento dal piano stradale sino al punto di massima altezza della linea del minimetrò. Con queste attrezzature - spiegano i vigili del fuoco - è quindi possibile raggiungere le varie cabine ed approntare sul posto un sistema di calata o recupero dei passeggeri, utilizzando un'altra specifica attrezzatura, definita ''palo pescante''. I 20 esperti in tecniche di derivazione speleo-alpino-fluviale, alla presenza di un funzionario della Minimetrò spa, sono entrati in azione nel punto del percorso nei pressi di via Mario Angeloni, sui binari in uscita dalla galleria. Rispetto a un caso non simulato, inoltre, non è stata necessaria la partecipazione di personale del 118 per la verifica delle condizioni di passeggeri impossibilitati a muoversi da soli. L'operazione ad altissima specialità, prevista dal programma di verifica del piano di emergenza a suo tempo realizzato dalla società Minimetrà, è la prima del genere attuata in ambiente urbano. Si tratta di una forma di soccorso peraltro in se' eccezionale, da attivare solo qualora risultassero impraticabili le procedure ordinarie, che prevedono l'accompagnamento dei passeggeri lungo la passerella esistente tra i binari e la successiva discesa alle stazioni o tramite autoscala. ''Abbiamo simulato l'ipotesi più estrema e drammatica in caso di paralisi del minimetrò, quella in cui il ricorso all'autoscala è impossibile o troppo complesso e qualcuno è inamovibile, perché ferito o con problemi di deambulazione'', ha spiegato il referente del gruppo Saf, Fabrizio Baglioni. Finora i vigili del fuoco sono intervenuti solo in un caso di blocco delle navicelle durante l'esercizio del minimetrò: in quell'occasione, circa un anno fa, era stato un passeggero preoccupato dalla prospettiva di muoversi lungo la passerella a richiedere espressamente la loro presenza. Ora anche la prova della situazione emergenziale più difficoltosa è stata fatta, dimostrando che il problema si può affrontare e risolvere nel giro di pochi minuti. Condividi