Norcia/ Ieri la festa della Beata Lucia di Valcaldara. Momento di vitalità e di ricerca della memoria

NORCIA – Si sono svolte ieri, nel centro frazionale di Valcaldara di Norcia, le celebrazioni in onore della Patrona, la Beata Lucia. Nata nel 1370, la Santa consacrò la propria vita al Signore all’età di soli 15 anni e fondò a Norcia, nella casa paterna, un primo nucleo di vergini consacrate che nel 1386 divenne Monastero di San Girolamo. Nel 1390 Lucia fondò un secondo monastero proprio a Valcaldara, presso la Chiesa di Santa Maria. Riuniti in uno solo, nel 1407 i due monasteri presero la regola delle Clarisse e costituirono il Monastero di Santa Chiara, che poi, dopo il sisma del 1703, prese il nome di “Santa Maria della Pace”. Lucia morì a Norcia nel 1430 e fu subito venerata e invocata come Santa. La devozione è particolarmente sentita nel centro di Valcaldara, dove ogni anno la Pro Loco organizza una festa che si articola secondo un programma religioso, con la celebrazione della Santa Messa e la processione nelle vie del paese, e un programma ricreativo che termina con lo spettacolo pirotecnico. Ai festeggiamenti di ieri ha preso parte anche il sindaco Gian Paolo Stefanelli, al quale, per bocca di Simona Ferrandi, sono andati i ringraziamenti della stessa Pro Loco. “Questa festa – ha detto - non si sarebbe potuta organizzare senza il suo sostegno. Non posso quindi non esprimere gratitudine per il lavoro che sta svolgendo, con grande umanità, sensibilità e attenzione verso le esigenze dei suoi concittadini. Tutti. Anche quelli di Valcaldara e degli altri centri frazionali”. “La Pro Loco di Valcaldara – ha proseguito – intende promuovere l’attività turistica e la valorizzazione dell’attività economica di questa antica frazione di Norcia, nata come insediamento agricolo e pastorizio ma da sempre anima nobile e nucleo saldo ed unito al vecchio ceppo nursino. Con l’organizzazione di questi eventi – ha sottolineato ancora la Ferrandi – vogliamo dare risalto alla nostra vitalità e alla ricerca della memoria, dare un segnale di forte e radicata presenza sul territorio, dimostrare capacità di integrazione, sviluppare l’accoglienza e far crescere l’economia, per noi e per le future generazioni”. “L’occasione offerta da manifestazioni come questa – ha detto il sindaco Stefanelli – sono sempre preziose opportunità di contatto e di dialogo con il nostro comprensorio. L’Amministrazione continua ad operare, tenendo costantemente un occhio di riguardo sulle frazioni e sulle loro problematiche perché tutti i residenti del Comune devono poter contare sulle stesse opportunità e sugli stessi servizi del capoluogo. Stiamo facendo un passo alla volta, cercando di soddisfare, laddove immediatamente possibile, le esigenze e i bisogni di volta in volta avanzati”.