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Otto ordinanze di custodia cautelare in carcere per soggetti ritenuti responsabili di associazione mafiosa sono stati eseguiti stamane da militari del Comando Compagnia Carabinieri di Montepulciano - Nucleo Operativo - unitamente a quello della Guardia di Finanza - Tenenza di Montepulciano, a conclusione di complesse ed articolate attività di indagine svolte congiuntamente. Le ordinanze sono state emesse dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze - Direzione Distrettuale Antimafia. I provvedimenti restrittivi, eseguiti nelle provincie di Catanzaro, Reggio Calabria, Spoleto, Cuneo e Napoli, avvalendosi anche di personale delle rispettive forze di Polizia dei Comandi Provinciali di quei territori, sono diretti ad altrettanti soggetti ritenuti responsabili di associazione a delinquere di stampo mafioso finalizzata alla commissione di reati, in particolare tentato sequestro di persona, estorsione, lesioni, furto in abitazione, commessi nell'arco temporale che va dal 2008 al 2009, nel territorio di Montepulciano, Sinalunga, Chianciano Terme, Chiusi, Ciampino e Spoleto ed in particolare all'incendio della discoteca di Montepulciano "La Capannina" avvenuto il 5 marzo del 2008. Ed è proprio da questo evento che le indagini, intraprese ad ampio spettro, permettevano di far luce anche su un tentativo di sequestro di persona avvenuto in precedenza e svanito solo per la resistenza fisica messa in atto dalla vittima. Il gruppo criminale comprende anche un affiliato ad una nota cosca calabrese, già condannato per omicidio volontario, associazione mafiosa ed altro, al tempo dei fatti sottoposto a regime di semilibertà. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, per radicarsi in Toscana il gruppo sarebbe entrato in contatto con un personaggio che già aveva affari nel Senese. I rapporti fra lui e i componenti dell'associazione sarebbero però presto degenerati e l'uomo sarebbe stato così vittima, fra l'altro, di un tentativo di sequestro e di un'estorsione: la cifra richiesta, per un debito non ingente, era di 2 milioni di euro. Le ordinanze di custodia cautelare riguardano Fortunato Cusano, 33 anni della provincia di Benevento, Sebastiano e Giovanni Lauritano, 49 e 26 anni di Catanzaro, Giovanni Corrado, 36 anni della provincia di Catanzaro, Giuseppe e Domenico Crea, di 45 e 23 anni, della provincia di Reggio Calabria, Michele Perfetto, 47 anni, originario di Napoli e arrestato nel capoluogo campano ma residente a Spoleto, e Gervaso Tardoni, 61enne portiere d'albergo a Spoleto, ora ai domiciliari, che sembra aver avuto un ruolo marginale nella vicenda. Condividi