TREVI - L’assessorato alle politiche sociali rende noto che è stata pubblicata la graduatoria per accedere al corso di formazione per assistenti familiari. Il comune di Trevi così come gli altri dell’ambito territoriale, attraverso un protocollo d’Intesa tra la Zona Sociale n. 8 e l’A.S.L. 3, partecipa alla realizzazione del progetto per il sostegno alla famiglia attraverso la qualificazione del lavoro dell’assistente familiare. Il corso teorico-pratico nasce con l’obiettivo di favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro nell’ambito dell’assistenza familiare e di fornire competenze adeguate a coloro che, privi di una specifica qualifica professionale, si occupano (o intendono occuparsi), come assistenti familiari, dell’assistenza nei confronti di anziani fragili o non autosufficienti, o di minori. Il percorso formativo prevede la frequenza obbligatoria di lezioni su igiene dell’ambiente, igiene della persona ed educazione sanitaria, nutrizione ed educazione alimentare, aspetti assistenziali per l’anziano autosufficiente e non autosufficiente, mobilizzazione dell’anziano,elementi di primo soccorso, accoglienza, comunicazione, relazione, presso la sede della Formazione, Direzione Generale – Piazza Giacomini n. 40 a partire dal 9 settembre 2010. Al termine del corso di formazione verrà rilasciato un attestato di partecipazione, che darà diritto all’iscrizione al Registro comunale delle assistenti familiari. “Integrazione e inserimento lavorativo delle assistenti familiari, il cui ruolo sta diventando sempre più indispensabile, e garanzia per le famiglie che il personale addetto all’assistenza di anziani e minori, sia dotato di alta capacità professionale, sono le motivazioni che ci hanno spinto a sostenere questo progetto insieme agli altri comuni, spiega l’assessore Stefania Moccoli (nella foto), in modo che questo territorio possa dare una risposta omogenea ai tanti nuclei alle prese con la difficoltà di accudire un familiare non autosufficiente. Tredici le domande di partecipazione pervenute al comune di Trevi, di cui ben nove da parte di cittadine italiane, giovani e con un alto tasso di scolarizzazione: un chiaro segno della crisi che stiamo vivendo, una inversione di tendenza rispetto alla tradizionale presenza di straniere occupate in lavori di cura che gli italiani, fino a poco tempo fa non erano disposti a fare.” Condividi