PERUGIA - Verso moderne forme di presa in carico come i centri diurni per trasformare la tradizionale vocazione di “ospizio” della residenza Fontenuovo. E’ l’idea lanciata questa mattina dal Vice Presidente della Provincia di Perugia Aviano Rossi, in occasione di una conferenza stampa svoltasi presso la sede della Fondazione “Fontenuovo – Residenze di Ospitalità per anziani”. L’incontro, preceduto da una visita del Vice Presidente presso la struttura, è stata l’occasione per presentare le varie iniziative che, nei prossimi mesi, vedranno l’Ente impegnato accanto alla Fondazione. Il primo passo sarà la firma di un protocollo d’intesa per ufficializzare una cooperazione volta a sostenere, tramite dei progetti annuali, anche l’attività delle Associazioni di volontariato socio-sanitarie che operano all’interno della Residenza. La collaborazione prevede, inoltre, la disponibilità dell’Ente a sostenere esperienze di tirocinio, attività di volontariato e di raccolta fondi utili a consentire il miglioramento continuo della qualità della vita degli ospiti.
“Oggi siamo qui a ridosso di Ferragosto – ha affermato Rossi - per ricordare che gli anziani non devono essere lasciati soli e che una visita dei propri cari deve avvenire in tutti i periodi dell’anno”. Il Vice Presidente ha poi sottolineato che quello della non autosufficienza sarà il tema che nei prossimi anni segnerà il decadimento o, al contrario, la stabilità del sistema di welfare. “In una società in cui il modello di famiglia si sposta sempre di più verso il monocomponente, ormai quasi 1 su 4, spesso anziano, e dove i nuclei familiari a due componenti sono spesso rappresentati da una coppia anziana – ha continuato - o il sistema pubblico è in grado di far fronte alla domanda crescente di aiuto rispondendo ai bisogni di base, oppure si assisterà a conseguenze non facilmente prevedibili e controllabili”.
Fondamentale, secondo il Vice Presidente, è “liberare” le risorse dalla componente ospedaliera, decisamente onerosa, per intensificare modelli di presa in carico alternativi, meno costosi ed in grado di offrire risposte ad una utenza molto più numerosa. E a fare la differenza nei prossimi anni, accanto naturalmente al potenziamento dell’assistenza domiciliare, sarà proprio l’offerta di servizi residenziali per anziani e cronici, attraverso il potenziamento della rete di Residenze protette, di Residenze sanitarie assistite ed Ospedali di comunità.
“Tra tali servizi, per le famiglie che hanno a carico persone non autosufficienti, sarà sicuramente il centro diurno ad offrire i vantaggi maggiori – ha precisato Rossi – inteso come struttura semiresidenziale destinata a fornire accoglienza ad anziani in condizioni di autosufficienza o con un livello di autonomia ridotto a causa di problematiche di natura prevalentemente fisica, ma che richiedono supervisione, tutela, sostegno e aiuto nello svolgimento di alcune delle attività di vita quotidiana. Grazie al centro diurno, gli anziani vengono presi in carico la mattina quando i familiari vanno al lavoro, per essere ripresi di sera al rientro a casa, consentendo a chi ha un lavoro di poterlo conservare, ma anche di mantenere gli anziani nel proprio nucleo familiare”.
L’auspicio della Provincia è proprio che “la tradizione storica di Fontenuovo visto come “ospizio”, possa evolvere proprio verso queste moderne modalità di presa in carico, compresi i centro diurni”. A tal proposito, il Presidente della Fondazione Fontenuovo ONLUS Orfeo Ambrosi ha manifestato l’intenzione della stessa Fondazione di diversificare l’offerta dei propri servizi con l’apertura di un centro diurno. “Questa soluzione, che aumenterebbe anche i posti letto della Residenza da destinare in parte a Respite Recovery – ha precisato Orfei - andrebbe a rispondere a quelle domande di assistenza delle famiglie durante gli orari lavorativi, fornendo un “respiro di sollievo” necessario a quei nuclei familiari che riescono a tenere con sé il proprio congiunto anziano per tutto l’anno, ma che hanno bisogno di una pausa di ferie per rigenerarsi e riprendere un nuovo anno di cura al proprio caro”.
Ambrosi ha inoltre affermato che nell’anno 2010 la Fondazione Fontenuovo ha presentato alla Regione Umbria due domande di autorizzazione: una di ampliamento della Residenza Protetta per ulteriori sei posti letto per anziani non autosufficienti e l’altra per la realizzazione di un centro diurno da utilizzare per anziani non autosufficienti e/o alzheimer. Domande, che ancora sono rimaste senza una risposta.
“La nostra richiesta è motivata anche dalla considerazione che nella lista di attesa gestita dalla ASL, sono inserite più di 200 domande in attesa di una risposta che nella maggior parte dei casi potrebbe non essere esaudita – ha concluso – il nostro auspicio è che l’esperienza ultracentenaria messa in campo da Fontenuovo nell’assistenza alle persone anziane, possa incontrare la disponibilità degli amministratori e della politica , affinché le leggi vadano incontro alle esigenze della nostra società sempre più “vecchia””.
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