ASSISI (Avi News) – Si è celebrata giovedì 12 agosto in Assisi la solennità di san Rufino, patrono della città. I festeggiamenti hanno preso il via la mattina dalla piazza del Comune con il corteo civile, composto dal sindaco Claudio Ricci, la vice presidente della Regione Umbria, Carla Casciari, e tutti gli assessori di Assisi. Precedute dallo stendardo del Comune e dai suonatori di clarine in abiti medievali, che più volte hanno eseguito l’inno della città serafica durante la salita verso la cattedrale di san Rufino, le autorità sono state accolte sul sagrato del duomo dal vescovo di Assisi, monsignor Domenico Sorrentino. A seguire è stata celebrata la messa in onore di colui che fu il primo vescovo e martire per la fede del territorio, sottoposto a diversi supplizi, fino alla morte con una pietra al collo nel fiume Chiascio. Un’antica tradizione indica in Costano il luogo del martirio. Da lì il corpo venne trasportato ad Assisi, luogo dove dal IV secolo sorse la prima cattedrale, cui hanno fatto seguito le altre, con quella di oggi che è la terza in ordine di tempo. “Celebriamo solennemente il nostro patrono – ha ricordato il vescovo Sorrentino durante l’omelia – senza il quale non ci sarebbero né san Francesco né santa Chiara, che sono cresciuti all’interno della comunità ecclesiale fondata alcuni secoli prima dalla testimonianza del vescovo Rufino”. Durante la celebrazione eucaristica il sindaco di Assisi ha offerto i ceri che ardono attorno alle reliquie del santo. Un gesto simbolico, indice della devozione degli abitanti di Assisi verso il loro patrono. “L’11 agosto abbiamo celebrato la solennità di santa Chiara, chiara di luce, chiara di Dio – ha detto il sindaco Ricci -. Chiara è stata una presenza che ha dato testimonianza di mitezza, ma con la mitezza Chiara ha difeso la città di Assisi. Credo che sia un grande insegnamento di come tutti noi con la mitezza possiamo raggiungere i nostri migliori obiettivi, legati al bello e al bene. Con la festa del patrono della città serafica, san Rufino, vogliamo sottolineare come sia importante che ogni città ed ogni luogo continui a valorizzare i propri santi patroni, che sono non solo un esempio spirituale, ma anche di vita, di umanità, che tutti noi dovremmo continuare a seguire per il bene delle nostre città”. I festeggiamenti sono proseguiti in serata, alle 21.15, quando con il patrocinio del Comune di Assisi, il duomo ha ospitato il concerto in onore del patrono, eseguito dalla cappella musicale di san Rufino, diretta da don Giuseppe Biselli, e da Assisincanto chorus “Girolamo Deruta”, diretto da Lucio Sambuco. Il programma prevedeva brani musicali di Fuz, Liszt, Kodaly, Biselli, ma anche dei maestri della tradizione musicale dei frati minori conventuali, quali Borroni, Stella e Varotti. La festa si è conclusa alle 23 con il “grande spettacolo pirotecnico” dalla Rocca Maggiore, diventato ormai, da alcuni anni, una tradizione, che è visibile da tutto il territorio comunale. Condividi