«La condanna della Fiat a Melfi per antisindacalità con il reintegro dei lavoratori ingiustamente licenziati è la dimostrazione che la Fiat sta agendo in violazione delle leggi e dei contratti».
Lo afferma Giorgio Cremaschi, segretario nazionale della Fiom Cgil, commentando la decisione del giudice del lavoro di ordinare l'immediato reintegro dei tre operai licenziati a metà luglio.
«A questo punto è chiaro che la linea della Fiat in Italia deve cambiare - prosegue Cremaschi - visto che, per fortuna, l'ordinamento costituzionale italiano è ancora in vigore. A tutti coloro che hanno supinamente sposato le posizioni dell'azienda è rivolto l'invito a cambiare posizione».
In particolare, secondo il sindacalista, «sarebbe un fatto di buon gusto se il ministro Sacconi, la presidente della Confindustria Marcegaglia e il segretario della Cisl Bonanni chiedessero scusa per le loro dichiarazioni ai lavoratori licenziati che oggi vengono reintegrati».
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