SPELLO - Si è concluso a Spello il I° Corso Internazionale di Musica Medievale del Centro Studi Europeo di Musica Medievale “Adolfo Broegg” che si è svolto dal 2 al 7 agosto, sul tema “La musica medievale e la polifonia italiana del trecento”. Le lezioni e le attività didattiche sono state tenute presso la sede della Chiesa di Santa Maria della Consolazione di Prato ed in altri locali messi a disposizione dal Comune di Spello.
I corsi di viella e ribeca, fiati e canto medievale sono stati tenuti dai musicisti dell’Ensemble Micrologus - Patrizia Bovi, Goffredo Degli Esposti e Gabriele Russo - ed hanno trattato le tecniche esecutive ed interpretative della musica italiana del Trecento, altrimenti conosciuta come Ars Nova, il periodo che segna il passaggio, nei documenti scritti, dalla monodia alla polifonia più elaborata, con composizioni a 2 e 3 voci dei grandi maestri del Trecento (Francesco Landini, Jacopo da Bologna, Gherardello, ecc.): madrigali, caccie e ballate; si è trattata inoltre la musica strumentale dei salterelli e delle istampite dal codice di Londra. Lucien Kandel, docente francese, in collaborazione con la Fondazione Royaumont di Parigi, ha tenuto il corso sulla polifonia in Francia nel XIV secolo, che ha avuto come tema la poesia e la musica di Guillaume de Machaut, autore che domina il XIV secolo francese, proponendo una introspezione nell’opera monumentale del più grande poeta-musicista francese con la lettura e l'interpretazione di suoi mottetti e di una parte della sua celebre Messa di Notre Dame direttamente sugli originali.
Véronique Daniels, docente francese, ha tenuto il corso di danza medievale, che ha avuto come tema balli e bassedanze italiane del Quattrocento e l’improvisazione sulle coreografie dei maestri Domenico e Guglielmo, con uno studio, in particolare, su una danza del Trecento e su una basse danse de Bourgogne. La stessa docente ha tenuto un corso di notazione musicale con particolare focalizzazione sul Trecento in Italia. Pier Maurizio Della Porta ha infine tenuto un seminario sulla iconografia e organologia del trecento italiano.
Il corso ha registrato complessivamente oltre venti partecipanti, di provenienza locale, nazionale ed internazionale, il che costituisce un lusinghiero risultato, considerato che il Centro Studi "Adolfo Broegg" è al suo primo anno di attività. Per il prossimo futuro sono in fase di progetto attività di collaborazione e di scambio con importati istituzioni musicali internazionali.
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