M.C. Pupeschi e Zanchi, provenienti rispettivamente da Empoli e Grosseto, saranno con ogni probabilità i laterali bassi nello scacchiere studiato dal tecnico Battistini. Mentre per il primo sono già stati definiti i termini del contratto che lo legherà al Perugia, per il secondo si dovrebbe chiudere con ogni probabilità oggi. Il gruppo a disposizione dell'allenatore è, nel suo complesso, ben delineato, tuttavia, potrebbe esserci la possibilità di un altro movimento in ingresso, relativo ad un ulteriore under 20, come esterno alto, in alternativa a Cannistrà, che sembrerebbe offrire minori garanzie nella fase difensiva, rispetto a quella di attacco. Visto che il tecnico ha provato anche Rampi sulla corsia di destra della difesa, un altro tassello potrebbe rivelarsi utile. Lasciano invece il ritiro di Montone i tre giocatori in prova nei giorni scorsi, ovvero Terzi, Feola e Malese, evidentemente non ritenuti ancora idonei per la prima squadra. Continuano le indiscrezioni sulla composizione del girone che interessa il Perugia e che dovrebbe veder schierate al via le seguenti formazioni: Atletico Arezzo Flaminia Civitacastellana Group Castello Monteriggioni Montevarchi Orvietana Perugia Pianese Pontevecchio Sansepolcro Scandicci Sestese Sporting Terni Todi Tuttocuoio Voluntas Spoleto Non ancora ufficiale, ma data per certa, la gara di Coppa Italia Dilettanti contro la Pontevecchio, seguendo quelli che sono i criteri di vicinanza. L'incontro dovrebbe svolgersi domenica 22 agosto o, in anticipo, sabato 21. Siamo oltre le 400 tessere sottoscritte, non un enormità, ma un discreto numero destinato, speriamo, salire, crediamo infatti, che se il Perugia si ama, la categoria non dovrebbe costituire un ostacolo. Comprensibili i sentimenti di delusione, sconforto e disinteresse che possono essere maturati in seguito alle vicende vissute negli ultimi anni, ma la fede calcistica resta tale, al di là delle delusioni e della sofferenza patite per le sciagurate sorti della propria squadra. È facile essere tifosi quando tutto va bene, ben più significativo è farlo quando la squadra (o la nuova proprietà, come in questo caso) ha bisogno del calore e del sostegno del proprio popolo. Personalmente non vorremmo rivivere l'esperienza di un Curi desolatamente vuoto, come nel primo anno di C2. Noi c'eravamo, purtroppo in pochi, ma sempre lì, sui gradoni della curva nord. E ci saremo anche ora, in D, perché nessuno ci dica che noi abbiamo abbandonato il Grifo nel momento del bisogno. Condividi