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Con l'approvazione, a fine luglio, da parte del comitato politico nazionale del Documento politico per il Congresso della Federazione della Sinistra, che a norma di statuto provvisorio, dovrà tenersi entro dicembre di quest'anno, il vascello della Federazione, dopo mesi, forse troppi, di preparazione dello scafo e delle velature, lascia gli ormeggi ed inizia a navigare in mare aperto: un mare non certo tranquillo dove già si annunciano pesanti burrasche elettorali che il giovane scafo, se isolato ed al di fuori di una robusta flottiglia, avrà fortissime difficoltà a superare. Fuor di metafora marinaresca, il documento approvato è un buon documento che propone un'analisi precisa ed efficace della situazione ed indica con altrettanta precisione e chiarezza, forse con ancora qualche prudenza di troppo, la direzione da seguire. Il progetto è chiaro costruire (nel tempo) un nuovo soggetto politico, autonomo ed unitario, della Sinistra, non un semplice cartello elettorale o la sommatoria di quel che c'è, ma un vero e proprio soggetto politico, con un suo programma, dotato di organismi dirigenti democraticamente eletti (una testa un voto) ed in grado di produrre iniziativa politica, produrre conflitto sociale. Un soggetto politico a tutto tondo. Il Congresso previsto per fine anno, la sua capacità di creare attenzione, di raccogliere forze ed adesioni rappresenteranno una cartina tornasole per tutto il progetto. Se, al contrario, il Congresso sarà vissuto e percepito all'esterno come la solita roba di gruppi dirigenti romani che si riciclano e si trasformano il risultato sarà ben poca cosa. Non sfugge ad alcuno che il processo di costruzione della Federazione si intreccia strettamente con il precipitare della crisi politica eventuali elezioni anticipate e la necessità che nei prossimi mesi (recuperando un ritardo di due anni e mezzo, in larghissima parte da addebitare al PD) si costruisca uno schieramento di centro sinistra credibile, in grado di battere l'alleanza PDL/Lega, ed il ruolo che nella costruzione di questo schieramento deve giocare la Federazione della Sinistra. Per cui il tempo stringe, i rischi per la Federazione sono altissimi, occorre far presto e, sopratutto, bene. Non esistono ricette miracolistiche, ma una cosa è certa, sedersi sul greto del fiume (o su qualche comoda poltrona conquistata nell'ultima tornata regionale) ed aspettare, è quanto di più sbagliato si possa fare. Comprendo un senso di stanchezza (dal quale neanche il sottoscritto è immune), un fatalistico arrendersi ad una sorta di maledizione storica che vede un progressivo restringersi del campo di azione e di influenza delle ragioni della Sinistra, fino alla sua scomparsa. Sentimenti comprensibili, ma bisogna avere la consapevolezza che, fuori da ogni retorica, siamo ad un passaggio cruciale non solo e non tanto per la Federazione quanto per l'intera Sinistra, per una Sinistra autonoma, autorevole con un suo punto di vista. Allora tocca, ancora una volta rimboccarsi le maniche, per fare in modo che ai prossimi appuntamenti (siano essi la costruzione della Federazione o le elezioni) si arrivi avendo costruito nei territori attenzione e tensione attorno ai temi e alle ragioni della Sinistra. Questo deve avvenire anche in Umbria. Da sempre abbiamo sostenuto che la Federazione si costruisce dal basso, bene questo è il momento. Come? Fin dai primi di settembre le forze politiche costituenti la Federazione della Sinistra umbra si facciano promotrici di alcune campagne di massa attorno alle quali aggregare altre forze politiche, associazioni, reti: campagne di massa che diano il senso di che cosa in concreto è e vuole essere la Federazione della Sinistra. I temi non mancano. Primo fra tutti quello del Lavoro. Alle scorse elezioni regionali la Federazione della Sinistra ha posto come punto qualificante, ripreso nel programma della Presidente Marini, la realizzazione di un Piano regionale per il Lavoro. Di recente il tema è stato ripreso dal segretario regionale della CGIL. Bene facciamo promotori di un Comitato regionale per il Lavoro chiamando a raccolta tutte le forze disponibili, costruiamo tutti insieme una proposta credibile da presentare al governo regionale. Altro tema è quello dei beni comuni, che ha visto la straordinaria esperienza della raccolta di firme per il referendum contro la privatizzazione dell'acqua. E' in questo modo che si costruisce la Federazione della Sinistra, è in questo modo che si costruisce l'unità a Sinistra. Allora cosa aspettiamo? Compagni di Rifondazione e dei Comunisti Italiani quando pensiamo di incontrarci per discutere di questi temi e avviare iniziative politiche? Intanto auguri di buon Ferragosto a tutti. Condividi