PERUGIA - Il G.I.C.O. della Guardia di Finanza di Genova ha sequestrato 2.620 kg di sigarette (per un valore complessivo di quasi 600.000 euro) ed arrestato per contrabbando le quattro persone sorprese a scaricare la merce da un autoarticolato proveniente dalla Grecia in un magazzino in provincia di Perugia. Ne da' notizia un comunicato, precisando che le indagini, condotte in stretta collaborazione con il Nucleo di Perugia e della Tenenza di Todi, hanno consentito di individuare un'organizzazione di cittadini moldavi dedita all'importazione nel territorio italiano di ingenti quantitativi di sigarette estere. ''Le attivita' di appostamento e pedinamento - si legge nel comunicato della Gdf - hanno portato gli uomini delle Fiamme Gialle a scoprire l'esistenza di un magazzino occulto utilizzato per lo stoccaggio della merce proveniente dall'est Europa e successivamente smistata sul mercato nazionale''. Ed e' proprio durante uno di questi appostamenti che i finanzieri hanno visto arrivare nei pressi del magazzino un tir con targa greca, preceduto da un'auto ''staffetta'' con due uomini a bordo e che, dopo aver portato il carico a destinazione, si sono allontanati velocemente. Ad attenderli al magazzino altre due persone, sempre di nazionalita' moldava, che hanno iniziato subito le operazioni di scarico. Nel corso del blitz, gli uomini del G.I.C.O. hanno rinvenuto dei contenitori industriali per detersivo liquido (di 1,5 X 1,5 metri) ''modificati opportunamente'' per contenere le ''bionde'' in un'intercapedine ricavata all'interno. Dopo aver svuotato un contenitore attraverso l'apposito rubinetto, infatti, i finanzieri hanno notato che la quantita' di liquido fuoriuscito non era proporzionata alle dimensioni del recipiente e, dopo averlo capovolto, hanno potuto individuare l'apertura che conduceva al reale carico. Nel frattempo, i due uomini che avevano fatto da ''staffetta'' al carico sono stati raggiunti e fermati da un'altra pattuglia in prossimita' della barriera autostradale di Roma nord e riportati sul posto delle operazioni, per essere poi tradotti insieme agli altri due nel carcere di Perugia. Condividi