Redazione Fammoni ( Cgil): un gran numero di lavoratori verso la disoccupazione. Urgenti politiche di sviluppo ROMA - “Non siamo presenti davanti ad una stabilità o tendenziale diminuzione della CIG, come molti interessati ottimisti affermano per dimostrare a tutti i costi che la crisi sta finendo, la CIG cresce esponenzialmente e il 2010 sarà, a tutti gli effetti, l'anno record per la Cassa integrazione”. E' quanto afferma il Segretario Confederale della CGIL, Fulvio Fammoni, analizzando i dati sulla Cassa integrazione diffusi ieri, 4 agosto, dall'INPS. 'La crescita CIGS è la premessa dell'uscita dal mondo del lavoro. Questa è la realtà che non ha bisogno di falso ottimismo ma di politiche di sviluppo che evitino lo scivolare di questa enorme platea di lavoratori verso la disoccupazione', continua Fammoni. Nel mese di luglio, sono state autorizzate 113,7 milioni di ore di Cassa integrazione con un aumento del 28,4% rispetto allo stesso mese del 2009. Mentre su base mensile, rispetto a giugno, si registra un “lieve incremento” delle richieste di CIG, pari al +9,8%. E' quanto fa sapere l'INPS, aggiungendo che la crescita congiunturale è “tutta attribuibile all'aumento di ore autorizzate per Cassa integrazione straordinaria (CIGS +26,3%)”. A luglio, sottolinea il dirigente sindacale, “ancora una volta la Cassa cresce del 28% sullo stesso mese dello scorso anno e di circa il 10% sul mese precedente”, dato definito dall'INPS “incredibilmente come 'lieve incremento”. “Siamo oltre 700 milioni di ore nei primi sette mesi dell'anno - prosegue il sindacalista -, ben più dell'anno precedente, e nel 2010 sarà purtroppo superato il dato record del 2009”. Quanto alla differenza rispetto allo scorso anno, Fammoni sottolinea che “c'è una caratteristica di fondo che aggrava la situazione: la CIG si sta in gran parte spostando sulla straordinaria, ovvero l'anticamera dell'uscita dal lavoro. Questa è la realtà che non ha bisogno di falso ottimismo ma di politiche di sviluppo che evitino lo scivolare di questa enorme platea di lavoratori verso la disoccupazione. Quello che - conclude - manca totalmente nella manovra e nelle politiche del governo”. Da dazebao.org Condividi