di Giuliano Pennacchio
Nasso (Filt Cgil): ancora un rinvio che genera preoccupazione per il futuro della compagnia e dei lavoratori
Dietro l’annullamento della gara per l’acquisizione di Tirrenia girano forti dubbi, in ambito sindacale. Il governo, si ipotizza che abbia voluto far pagare alla Sicilia (primo socio della newco che doveva rilevare la Compagnia di navigazione), il prezzo del cambio di collocazione politica di Raffaele Lombardo, governatore dell’isola. Infatti, i deputati ‘autonomisti’ si sono astenuti sulla mozione di sfiducia al sottosegretario Giacomo Caliendo, votata ieri alla Camera dei Deputati.
Per questi biechi giochi di potere, interni al centro – destra, si mettano, così, a rischio centinaia posti di lavoro. Il rinvio della gara, inoltre, potrebbe aprire le procedure previste dalla legge Marzano per Tirrenia (la norma per le aziende in crisi); un’ipotesi fortemente osteggiata dai lavoratori e dal sindacato.
La FILT CGIL, con una dichiarazione del segretario generale,Franco Nasso, chiede un'assunzione di responsabilità da parte di tutti i soggetti coinvolti. ''E' ora che tutti i soggetti coinvolti, governo, ministero dei Trasporti, Regione Sicilia, gli acquirenti privati si assumano le proprie responsabilità
Questo ulteriore rinvio- ha detto- rischia di far degenerare la già grave confusione ed incertezza che ha caratterizzato tutta la fase di privatizzazione, provocando preoccupazione per il futuro della compagnia e di tutti i lavoratori interessati, dei loro diritti e dei servizi agli utenti”. Come già più volte denunciato, prosegue Nasso, “l'incertezza sul piano finanziario che sembra aggravarsi ed essere alla base della richiesta di rinvio da parte di Mediterranea Holding, si intreccia con la mancanza di un piano industriale che preveda le garanzie, ripetutamente da noi richieste, sulla tutela occupazionale e sulle norme contrattuali”.
Al Governo, conclude il segretario generale della FILT, “rinnoviamo la richiesta da subito di un incontro ed il rispetto da parte del Ministro Matteoli degli impegni a tutela del lavoro, in quanto a questo punto è indispensabile fare chiarezza”.
Intanto, la Mediterranea Holding ha chiesto a Fintecna di congelare la revoca della gara di privatizzazione di Tirrenia e di concedere qualche giorno per definire l'intesa con le banche creditrici della compagnia di navigazione. "Abbiamo chiesto attraverso i nostri legali di non revocare la gara – ha dichiarato l'amministratore delegato di Mediterranea e secondo azionista della cordata, Alexandros Tomasos dopo l'annullamento della procedura di privatizzazione di Tirrenia. Siamo in contatto con la Regione Siciliana per decidere cosa fare".
"La bozza di contratto ci è stata sottoposta solo ieri pomeriggio da parte di Fintecna e conteneva una clausola a sorpresa cioè la possibilità di revoca unilaterale del contratto da parte dell'azionista di Tirrenia, Fintecna” - ha spiegato -. Abbiamo accolto la clausola ma, insieme alla Regione Siciliana che è il principale socio di Mediterranea, abbiamo chiesto di rinviare la firma per avere il tempo per definire i dettagli dell'accordo con le banche creditrici di Tirrenia: questa mattina Fintecna ci ha comunicato che lo slittamento non era possibile".
Da dazebao.org
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