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di Amerigo Rivieccio Verrà approvata oggi in Consiglio dei Ministri la istituzione della cedolare secca sugli affitti. Tale tipo di imposizione, che sostituirebbe l’imposizione attuale sui proventi da locazione, verrà fissata nella misura del 25%. Dal 2011 quindi i canoni di locazione che riscuoteranno i proprietari immobiliari non saranno più soggetti alla progressività tipica della imposizione sui redditi come l’Irpef, su scelta del contribuente si potrà optare per una aliquota fissa del 25%. Tale "cedolare" scenderà e sarà fissata al 20% per i contratti a canone agevolato stipulato nelle aree ad alta densità abitativa. Proprio la riduzione del vantaggio fiscale per chi decide di fittare a canone agevolato ha causato le reazioni più aspre. L'Unione inquilini ha dichiarato: Le anticipazioni sui contenuti del decreto attuativo sul federalismo fiscale, che oggi il Consiglio dei Ministri si appresterebbe a varare, preparano una carneficina sociale' . Secondo l’unione degli inquilini la cedolare secca, al 25 % su ogni tipologia di affitto libero e una tassa del 20% sui soli contratti a canone concordato, porterà delle conseguenze giudicate 'catastrofiche e porteranno ad una ulteriore lievitazione degli affitti e a un ulteriore aumento della piaga degli sfratti per morosita''. 'L'odio di classe di questo governo -afferma l'organizzazione- non ha limiti: piu' un proprietario e' ricco e piu' immobili possiede, piu' ci guadagnera'. Se un proprietario ha un reddito basso, invece, rischia di pagare di piu'. Se poi ha un comportamento piu' equo, cioe' affitta a canone concordato, vedra' il suo vantaggio fiscale ridursi, fino a scomparire, nei confronti di chi affitta secondo la logica del massimo profitto possibile'. Il segretario generale del Sunia, Franco Chiriaco, ha invece dichiarato: 'Le aliquote individuate del 25% per il contratto a canone libero e del 20% (tra l'altro solo per le aree ad alta tensione abitativa) per quello a canone concordato, sono assurde, se confrontate con le aliquote delle rendite finanziarie, e decisamente piu' alte dell'attuale tassazione almeno per tutti i redditi medio bassi'. In una nota congiunta Raffaella Mariani e Chiara Braga, capogruppo e componente Pd della commissione Ambiente della Camera hanno invece dichiarato: 'La nuova cedolare secca, cosi' come proposta dal Governo, rischia di creare piu' danni che benefici. Come dimostrano le prime simulazioni, l'aliquota del 25% per i contratti liberi e del 20% per i canoni concordati - ma solo nelle aree ad alta tensione abitativa - avvantaggia soprattutto i redditi piu' alti, mentre per quelli piu' bassi l'effetto paradossale e' di determinare un aumento della tassazione rispetto alla norma attuale, che prevede abbattimenti fino al 30% dei redditi imponibili per i canoni calmierati', concludendo poi 'Siamo di fronte ad una proposta che non consentira' nessun passo in avanti nella soluzione di un disagio abitativo sempre piu' grave che attraversa il Paese, specie sul fronte delle locazioni, e a cui questo Governo non sembra in grado di dare alcuna risposta efficace'. Da dazebao.org Condividi