La Giunta regionale dell’Umbria, su proposta dell’assessore ai lavori pubblici Stefano Vinti, ha approvato le graduatorie del bando di concorso dello scorso ottobre per l’assegnazione di contributi volti alla realizzazione di programmi sperimentali nel campo della bioarchitettura e del risparmio energetico ai sensi della legge 23 del 2003. Saranno finanziati 91 alloggi (realizzati da cooperative o imprese private) per un contributo totale di 3 milioni e 536mila euro. Ecco, nel dettaglio, l’elenco degli appartamenti, delle località dove sorgeranno e del finanziamento regionale attribuito: Foligno, loc. Santo Pietro, 20 appartamenti, 820mila euro; Todi, S. Benigno, 12 app., 492mila; Marsciano, Spina, 12 app., 492mila; S. Giustino, Fiscale, 11 app., 418mila; Calvi dell’Umbria, S. Maria in Neve, 12 app., 438mila; Terni, via P. Farini, 24 app., 876mila. I progetti finanziati sono stati selezionati da una Commissione tecnica sulla base dei criteri previsti nel bando. La mancanza di fondi ha impedito, per ora, il finanziamento di tutti i progetti presentati. Un residuo sulle risorse disponibili di circa 300mila euro, insufficiente a “coprire” ulteriori finanziamenti, è stato accantonato per essere utilizzato successivamente. “Il sostegno alla sperimentazione di nuove soluzioni, modelli e modalità costruttive basate sulla ecocompatibilità, il risparmio energetico e l’uso di nuove tecniche e nuovi materiali – ha detto Vinti - continua a rimanere tra gli impegni e le priorità della Giunta regionale dell’Umbria. Il nostro ‘sogno segreto’ è quello di poter fare dell’Umbria la sede di sperimentazioni di eccellenza in questo campo, sulla scia di paesi del nord Europa ormai molto avanti nella capacità di proporre e realizzare progetti di case semplici, razionali e confortevoli che, a dispetto delle condizioni climatiche sfavorevoli, costano e inquinano meno delle nostre. Anche in questo campo – ha concluso l’assessore - dovremo fare i conti con i tagli del governo. Ma rimaniamo dell’idea che investire sull’innovazione e sul futuro non è un costo ma una risorsa decisiva per fronteggiare la crisi”. Condividi