di Giuliano Pennacchio
TORINO - I sindacati di categoria dei metalmeccanici, ad esclusione della Fiom - Cgil, si sono incontrati questa mattina con la direzione di Fiat, a Torino, per discutere dell'accordo su Pomigliano e della newco che la Casa torinese ha costruito, con la presidenza di Sergio Marchionne, per applicare l'intesa sullo stabilimento campano. Marchionne non ha partecipato all’incontro perché si trovava negli Stati Uniti.
A guidare la delegazione del Lingotto il responsabile delle relazioni industriali Paolo Rebaudengo il quale ha annunciato che la Fiat intende estendere agli altri stabilimenti il modello Pomigliano.La Fiom Cgil in merito all’esito dell'incontro si è dichiarata molto preoccupata. Si sta andando verso una situazione di grande conflittualità negli stabilimenti del Gruppo. Da qui la netta opposizione alla linea della Fiat che significa erogare alla Costituzione, ai contratti nazionali, allo Statuto dei lavoratori. Le proposte della Fiat sono ritenute inaccettabili.
Il Lingotto non solo non ha accolto questa sollecitazione, ma prosegue sulla strada delle sue scelte unilaterali. La decisione di Fiat di uscire da Confindustra è stata sospesa, per due mesi, così come quella di rigettare il contratto nazionale, questo fino a quando lo stabilimento di Pomigliano non si riavvierà. Mano dura, invece, sull’agibilità sindacale: sono stati revocati gli accordi sui permessi sindacali, sia per Pomigliano, che per Arese.
Il Lingotto ha comunicato, inoltre, che nella nuova società, oltre ai cinquemila lavoratori del Gian Battista Vico, vi faranno parte anche i circa mille operai dell’Ergom, azienda satellite dell’ indotto, con sede in provincia di Napoli.
Dagli ultimi giorni di settembre la nuova società inizierà ad assumere il personale. I lavoratori passeranno da Fiat Group Automobiles alla newco, 'Fabbrica Italia Pomigliano'. Alle maestranze di Pomigliano non verrà applicato il contratto nazionale dei metalmeccanici.
Il ministro Sacconi ha dichiarato di essere molto soddisfatto dei risultati del tavolo convocato ieri a Torino per parlare del futuro di Mirafiori Il ministro del lavoro, riferendosi, invece, a quello che si è discusso oggi ha sostenuto che nella trattativa su Pomigliano deve andare avanti, individuando modi e tempi in cui effettuare l'investimento. Il ministro del lavoro, quasi per fare eco alle intenzioni di Fiat, auspica un'affidabile pieno utilizzo dell'impianto.
Dal sito dazebao.org
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