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FOLIGNO – Anche per l’edizione 2010 “Canti e Discanti” punta ad intercettare le novità artistiche in giro per l’Italia e per il mondo, approfondendo così i linguaggi delle altre culture, rendendole una proposta concreta per la città di Foligno. Ma tra i suoi obiettivi c’è anche quello di riscoprire e diffondere le radici e le tradizioni, musicali ma non solo, dei propri territori. In questa direzione va quindi l’appuntamento “Altipiani Sonori”, che vedrà protagonisti il cantautore Massimo Liberatori, i Cantori del Miserere di Colfiorito e la Banda di Annifo. Un progetto teso a valorizzare l'ecosistema naturale e culturale dell'Altipiano di Colfiorito, attraverso una giornata di musica, incontri ed enogastronomia. Dopo lo spettacolo con lo “stornellatore” romano Alessandro Mannarino di lunedì sera (26 luglio), il “Foligno World Festival” calerà il sipario sulla IX edizione con questo suo ultimo spettacolo. Il 28 luglio, presso la Basilica di Plestia nella piana di Colfiorito, Liberatori porterà in scena, in prima assoluta, questa produzione ideata e realizzata da “Canti e Discanti”, la quale attraverso il coinvolgimento delle realtà locali (Cantori del Miserere e Banda di Annifo) intende amplificare e diffondere le specificità dell'Altipiano Plestino, dalle radici più remote fino a tutte le ricchezze - turistiche, ambientali, culturali, enogastronomiche - che questo territorio offre oggi. Ad aprire gli incontri presso la Basilica di Plestia sarà, intorno alle ore 18.30, la Banda di Annifo che accompagnerà una performance sotto il porticato dei pittori Raffaele Ariante e Rinaldo Morosi, i quali renderanno omaggio ad Orlando Tisato, celebre pittore che vive e lavora a Spello. A seguire, una degustazione di prodotti del territorio anticiperà lo spettacolo (ore 21) di Massimo Liberatori con Maurizio Catarinelli (corde), Maurizio Marrani (tastiere) insieme a Stefano e Vincenzo Falasca come voci narranti. “L’uomo plestino navigando il lago, guadando la palude, a piedi sull’altopiano” è il titolo della narrazione tratta da un componimento di Francesco Santoni, poeta in ottava rima di Colfiorito (“Vorrei raccontar di Colfiorito… presso il paese un lago ben pulito c’era tanti anni fa, poi con le annate di siccità è venuta una palude per caccia e pesca ancora poco illude…”). Al termine del concerto narrato ci sarà infine il saluto in canto dei Cantori del Miserere di Colfiorito. Con questo appuntamento terminano così gli spettacoli di “Canti e Discanti”, un festival che però con la sezione “fotografia” proseguirà al Centro Italiano Arte Contemporanea (Ciac) di Foligno fino al 9 settembre grazie ad uno dei progetti che hanno caratterizzando questa nona edizione del festival, ovvero la tanto apprezzata, da pubblico e critica, doppia ed inedita mostra fotografica di Vanessa Winship e di George Georgiou (vincitori entrambi del World Press Photo, il premio più prestigioso per la fotografia) intitolata “Turchia, identità attraverso un Est ed Ovest in crisi” e curata dal fotografo folignate Daniele Mattioli. Condividi