PERUGIA - La disciplina degli interventi di locazione a termine previsti nell'ambito dei Piani triennali di edilizia residenziale pubblica 2004-2006 e 2008-2010 e' stata approvata dalla Giunta regionale dell'Umbria, su proposta dell'assessore alle Politiche abitative, Stefano Vinti. ''La manovra finanziaria in fase di approvazione in Parlamento - ha detto l'assessore - va a colpire fortemente le politiche di edilizia residenziale pubblica in Umbria, perche' azzera i trasferimenti statali relativi agli interventi di edilizia residenziale pubblica destinati all'attuazione dei programmi previsti dalla legge regionale 23/2003. Cio' significa per il 2011 un taglio di risorse pari a quasi 11 mln di euro, e 9,350 mln per il 2012''.
''A fronte di questi tagli pesanti - prosegue Vinti - le politiche di edilizia residenziale pubblica devono continuare a garantire la loro funzione sociale e perseguire la realizzazione dei programmi gia' predisposti. Per fare cio', nel rispetto della normativa vigente, occorre definire una serie di interventi che consentano alla Regione e alla futura 'Ater' regionale di reperire risorse e liquidita' per la realizzazione degli interventi di edilizia residenziale pubblica''. ''Una direzione in cui si vuole sperimentare per reperire risorse - aggiunge - e' quella dell'acquisto degli alloggi di edilizia residenziale pubblica da parte degli inquilini che sono in possesso dei requisiti definiti dalla normativa regionale, anche per quanto riguarda la locazione a termine i cui interventi sono stati realizzati da operatori privati''.
L'atto, che verra' pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Umbria, prevede che gli alloggi realizzati in locazione a termine vengano affittati entro due anni dalla data di ultimazione dei lavori, pena la revoca della quota di contributo relativa all'alloggio non locato; che il periodo di locazione, non inferiore a otto anni, decorre dalla data di ciascuna assegnazione o stipula del contratto di locazione; che sin dall'inizio della locazione i beneficiari devono essere in possesso dei requisiti previsti dal Piano triennale e che la verifica dei requisiti soggettivi viene affidata ai Comuni territorialmente competenti.
Durante il periodo di locazione possono subentrare negli alloggi altri nuclei familiari, nei confronti dei quali deve essere sempre effettuata la verifica del possesso dei requisiti richiesti. Gli alloggi non possono essere lasciati sfitti per un periodo di tempo superiore a sei mesi, pena la restituzione della quota di contributo relativa a ciascun immobile non locato. Al fine di operare le necessarie verifiche gli operatori dovranno presentare annualmente al Comune copia della documentazione fiscale dell'Agenzia delle Entrate che attesti la proroga o il rinnovo del contratto d'affitto.
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