''Disconoscono le nomine decise autonomamente da Paola Binetti'' e promuovono un'autoconvocazione del partito, in Umbria, i dirigenti politici dell'Udc che in un comunicato annunciano una raccolta di firme avviata a questo scopo. ''Destano ancora una volta sconcerto - è detto nel comunicato, firmato da 60 'dirigenti dell'Unione di centro' - le comunicazioni riguardanti l'Unione di centro che, senza un benché minimo processo di confronto e condivisione democratica, l'on. Binetti, sempre più estranea alla realtà politica umbra rende alla stampa locale.
Ricordando che la sua nomina a commissario, affidatale in un periodo di transizione, non è mai assurta al ruolo incontrastato e solitario di monarca, riteniamo non tollerabile per un partito come il nostro, che non si è mai riconosciuto nelle logiche di gestione personal-padronale, la nomina di un coordinamento effettuato con il saccente metro della obbedienza al capo''.
''L'on. Binetti - prosegue il comunicato - che se ne è andata dal Partito democratico per la scarsa democrazia e ancor meno rispetto per le sue idee, non può pensare di estendere tale pratica a lei nota in un partito come il nostro che non l'ha mai avuta nei tratti identitari. Il coordinamento che la Binetti pretenderebbe di imporre, cancellando la storia e la realtà di un partito nazionale e regionale che evidentemente lei non ha mai conosciuto e tanto meno ha avuto l'umiltà di farsi raccontare, non è politicamente rappresentativo, ma rappresenta il tentativo goffo e strumentale di costituzione di un proprio comitato elettorale''.
''Nel disconoscere le nomine decise autonomamente dalla professoressa Binetti, e nell'evidenziarne le ripetute quanto imbarazzanti posizioni assunte, i dirigenti politici dell'Unione di centro - conclude il comunicato - promuovono una autoconvocazione del partito alla quale saranno invitati anche i vertici nazionali''.
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