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''Il processo di riqualificazione dell'autotrasporto è ancora lungo e complesso. La categoria è al collasso e, per rialzare la testa, ha bisogno di interventi urgenti sul piano sia economico sia normativo'': è quanto afferma Elio Burzigotti, presidente Cna Fita Umbria, ribadendo ''la necessitaà di ridefinire i costi minimi per garantire tariffe adeguate''. ''Il settore - dice Burzigotti in un comunicato - ha già subito perdite notevoli negli ultimi anni. Nella sola provincia di Perugia si sono perse 500 imprese negli ultimi cinque anni. E le prospettive non sono certo confortanti. Le problematiche sono molteplici: i costi di gestione sono diventati insostenibili, con il rincaro record del gasolio, che pesa per il 30 per cento sull'esercizio dell'impresa, e con gli aumenti delle tariffe dei pedaggi autostradali (più 20%) e delle assicurazioni. La rete infrastrutturale e dei servizi è inadeguata. E siamo deboli in un mercato dove vige una concorrenza sfrenata e, spesso, illegale. Cosi' si lavora praticamente in perdita''. ''La questione centrale - conclude Burzigotti - è quella dei costi minimi, che non sono affatto tariffe minime e che dovranno essere fissati con accordi di settore e saranno vincolanti per tutti i contratti scritti e verbali. Le parti dovranno indicare i costi minimi, incomprimibili, che sono presenti in ogni attività di trasporto. Si tratta perciò di un primo passo, importante, anche se non esaustivo, verso la regolamentazione di un settore ormai a rischio sopravvivenza''. Condividi