La vicenda della riunificazione degli Ater di Perugia e Terni sta assumendo tratti degni della miglior commedia degli equivoci. I tentennamenti ed i rinvii tattici che hanno caratterizzato anche i lavori delle commissioni consiliari regionali testimoniano che forse più di un esponente della maggioranza di centro – sinistra non concordi con la Presidente della Giunta regionale. L’ultimo coupe de theatre il voto della terza commissione: quella presieduta dal Consigliere Buconi per intenderci, ma anche quella che vede tra i propri componenti addirittura il Segretario regionale del Partito Democratico Bottini ed il Presidente del Gruppo Locchi. Riunita in funzione consultiva infatti vota il rinvio della discussione al 30 settembre, in barba agli intendimenti della Presidente Marini che ha auspicato fortemente l’approvazione del testo di legge entro la fine di luglio.
Ignoriamo cosa stia succedendo ma di una cosa siamo certi. Rifondazione Comunista ha condiviso pienamente la volontà della Presidente di voler avviare quanto prima il processo di semplificazione e di razionalizzazione degli enti regionali; ne abbiamo condiviso il merito ed il metodo, improntato al massimo confronto istituzionale che la Giunta ha correttamente adottato già in fase di pre – adozione della legge.
Abbiamo convenuto con la Presidente sulla esigenza di proseguire celermente sulla strada delle riforme avviate dalla precedente assemblea regionale per un’Umbria più moderna, competitiva ed in grado di raccogliere le sfide di un federalismo sempre più incalzante.
Alla luce dei fatti però ci chiediamo se lo stesso partito della Presidente concordi sull’analisi e sul percorso intrapreso, perché se così non fosse forse sarebbe meglio dircelo, serenamente; ci metteremmo tutti l’anima in pace, senza perdere tempo ulteriore, lavorando per iniziative che trovino il conforto di tutto il centro – sinistra per dare risposte ai problemi dell’Umbria.
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