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MAGIONE – Il catalogo della mostra “Human all too Human” dell’artista Giorgio Lupattelli, curata da Maurizio Coccia, allestita all’interno e negli spazi esterni dello storico edificio fino al 26 settembre è stato presentato domenica alla presenza dell’artista, del curatore della mostra, delle autorità e di quanti hanno collaborato alla realizzozione del catalogo “Vero libro d’artista” curato dallo stesso artista è “un’opera nell’opera” in cui si spazia da citazioni letterarie al percorso artistico dell’autore, con interventi delle persone: curatori, critici, galleristi, che lo hanno seguito in questi venti anni di attività ma, soprattutto, permette di entrare in quelli che sono i meccanismi alla base della sua creazione artistica e delle sue fonti di ispirazione. Partendo dall’affermazione di Pablo Picasso “I mediocri imitano, i geni copiano” si può dire che l’opera di Lupattelli, è una rielaborazione artistica di quanto già esiste nel mondo, siano esse citazioni tratte da autori amati dall’artista, si va dai Pink Floyd a Eminem, trailer cinematografici, immagini fotografiche, pubblicità, giochi, che l’artista rielabora in opere realizzate al computer, uno dei mezzi più amati, o con tecniche tradizionali, quali la pittura ed il disegno, o, ancora, creando grandi installazioni. «Giorgio Lupattelli - ha affermato il critico Luca Panaro – è un testimone diretto della nostra epoca – il suo lavoro è frutto di continui salti nel mondo della moda, del cinema, della televisione, della pubblicità, della musica, della religione, della scienza, si impossessa della storia e degli usi e costumi dell’umanità. La sua riflessione verte principalmente sulla tendenza dell’uomo contemporaneo alla manipolazione genetica e quindi alla resistenza della vita alla morte». La ricca esposizione, circa venti le opere presenti, rappresenta il punto di arrivo di un percorso artistico ultraventennale in cui Giorgio Lupattelli si è confrontato, attraverso il suo lavoro, con alcuni dei maggiori problemi che pongono la scienza e la tecnologia del mondo contemporaneo: la manipolazione genetica, la pubblicità, la multimedialità, sfruttando, per la realizzazione delle sue opere, l'immenso universo di possibilità offerto dai mezzi di comunicazione e diffusione di informazione visiva e non, uniti ad una grande abilità nell’utilizzo di mezzi espressivi tradizionali quali il disegno e la pittura. BREVE PRESENTAZIONE DELL’ARTISTA Giorgio Lupattelli nato a Magione, dove vive ed ha lo studio, è presente sulla scena artistica nazionale ed internazionale dal 1993, lavora in prevalenza a Roma. Artista multimediale, si serve di svariati mezzi tecnologici, soprattutto del computer e di svariati programmi di elaborazione digitale per la progettazione dei lavori, alcuni dei quali poi si materializzano mediante mezzi manuali come la pittura. Il tema centrale della sua ricerca artistica è l’uomo contemporaneo, recettore di tutte le mutazioni socioculturali, mentre negli ultimi lavori predomina il rapporto tra corpo e scienza e quello tra la vita e la morte, anche in base alle ultime scoperte nel campo della genetica. Lupattelli ha una formazione prevalentemente scientifica; opera anche nei campi della grafica, della scenografia e del design. INTERVISTA DI LUCA PANARO A GIORGIO LUPATTELLI PUBBLICATA NEL SITO WWW.GIORGIOLUPATTELLI.IT […] «Oramai viviamo in un mondo in cui l'immagine si è gradualmente sostituita alla realtà; viviamo immersi nel variegato mondo della comunicazione, le nostre finestre sono sempre più sostituite da schermi di Tv e computers, i modelli estetici imposti da campagne pubblicitarie ci impongono di riconsiderare il rapporto con il nostro corpo […] le nostre conoscenze ed i nostri attuali valori si fondano essenzialmente su osservazioni e contaminazioni virtuali piuttosto che dall'esperienza della vita reale, e siccome un artista è comunque un testimone diretto della propria epoca e della propria cultura, credo che oggi più che mai il suo lavoro non possa prescindere da queste considerazioni indipendentemente dal fatto che le condivida o meno. […] Per quello che mi riguarda personalmente mi piace scorrazzare in lungo e in largo in questo oceano di stimoli plasmando di volta in volta quello che mi colpisce o mi emoziona alle mie esigenze, ai miei interessi generali o a quelli del momento, tenendo comunque presente che il fulcro della mia ricerca è comunque l'uomo, le sue origini, la sua storia e il suo destino. Se si considera poi che la mia formazione culturale è di tipo prevalentemente scientifico e tecnologico, che lavoro anche nel campo della pubblicità e del design, che lavoro sempre con la TV o lo stereo accesi, che mi servo di computer e mi appassionano tutte le diavolerie elettroniche, ed inoltre che uno dei miei interessi principali è il cinema (tanto che la mia massima aspirazione è la regia) e che inoltre credo alla commistione tra tutte le varie esperienze creative, è facilmente intuibile da dove e come nascono i miei lavori». Condividi