LONDRA - "E' difficile accettare che Meredith e' morta e io sono accusata di averla uccisa". In una intervista pubblicata sul britannico 'Sunday Express' lo afferma Amanda Knox, la studentessa americana condannata in primo grado a 26 anni, insieme al suo ex ragazzo Raffaele Sollecito che ha avuto 25 anni di carcere, per l'omicidio di Meredith Kercher nel novembre 2007 a Perugia.
Reclamando la propria innocenza nell'omicidio della coetanea britanica con la quale divideva l'appartamento, Knox aggiunge che in carcere "ho capito -dice- che qualche volta succedono cose brutte alla gente buona. Mi trovo in una situazione che non riesco a spiegare e a volte non capisco -prosegue- E' come se fosse successo a un altro". Quanto a Sollecito, "spesso ci scriviamo e ci facciamo coraggio uno con l'altra", continua la giovane di Seattle. "Siamo finiti in una vicenda surreale che ancora non comprendiamo, ma che almeno ci unisce -commenta- Resta l'affetto dopo l'amore che c'e' stato tra noi".
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