PERUGIA - Quali criteri sono stati seguiti per la scelta dei punti dove collocare le cinque postazioni fisse autovelox lungo arterie di grande scorrimento quali il Raccordo autostradale Perugia-Bettolle e la E45, entrate in funzione lo scorso primo Luglio. E' quanto la Provincia di Perugia, attraverso gli assessori ai trasporti Stefano Feligioni e alla viabilita' Domenico Caprini ha chiesto al dirigente tecnico del Compartimento della viabilita' per l'Umbria dell'Anas Andrea Primicerio. Facendosi interpreti delle ansie di molti automobilisti e autotrasportatori, soprattutto pendolari, Feligioni e Caprini si sono confrontati con il dirigente Anas sull'efficacia della segnaletica impiegata. ''Del resto - hanno detto i due amministratori - continuiamo ad assistere a frequenti pericolosi rallentamenti in prossimita' degli autovelox. Purtroppo l'ammontare della multa a cui si va incontro fa scattare comportamenti scorretti e irrazionali tra gli automobilisti''. ''Il progetto - ha spiegato l'ingegner Primicerio - si inserisce in un percorso di forte collaborazione con la Polizia stradale volto alla tutela dell'incolumita' degli automobilisti. La decisione di impiantare i cinque autovelox e' della Polstrada che aveva l'esigenza di monitorare maggiormente questi tratti stradali dove si registra un eccesso di velocita', che rappresenta una delle principali cause di incidente. Sua anche l'individuazione dei punti dove collocarli. I primi dati - ha aggiunto il dirigente Anas - ci danno ragione poiche' gia' in questo primo periodo e' stato drasticamente abbattuto il fenomeno degli incidenti, che in questi punti sono spesso mortali''. Feligioni e Caprini hanno chiesto al responsabile Anas ''di valutare attentamente la congruita' delle posizioni dei rilevatori di velocita' e l'opportunita' di introdurre ulteriori segnalazioni della loro presenza''. Condividi