PERUGIA - Sostegno alle politiche del credito, sburocratizzazione normativa, politiche per l'aggregazione imprenditoriale, potenziamento delle infrastrutture, rivedere i vincoli previsti per il Piano casa. Sono le principali esigenze rappresentate stamani dai massimi rappresentanti regionali di Confartigianato e di Confapi davanti alla seconda Commissione consiliare presieduta dal presidente Gianfranco Chiacchieroni (Pd) e dalla vice presidente Maria Rosi (Pdl). Si e' trattato della prima fase di audizioni con le associazioni imprenditoriali decise dalla Commissione che vedranno, nei prossimi giorni, anche la partecipazione della Confcommercio regionale e di Confindustria Umbria. Si tratta di incontri propedeutici utili per stilare una relazione analitica che - spiega una nota - verra' poi presentata in Aula per dare vita ad un dibattito consiliare dopo la pausa estiva. Per Confartigianato erano presenti: il presidente regionale Alviero Moretti, il presidente provinciale di Terni Giuseppe Flamini e il segretario regionale Sergio Bova i quali hanno presentato dieci punti ''per il rilancio dell'economia umbra''. Confartigianato chiede tra l'altro, alla Regione di ''riconoscere e valorizzare il ruolo della micro e piccola impresa anche attraverso l'istituzione di una apposita Agenzia finalizzata a favorire lo sviluppo delle imprese; semplificare e sburocratizzare le procedure di avvio e di controllo in ossequio al principio di sussidiarieta' e della razionalizzazione riunendo e semplificando i vari tributi; promuovere accordi tra il mondo dell'impresa e scuola-formazione. Per Confapi hanno partecipato all'audizione, il presidente Gabriele Chiocci e il direttore Guido Perosino. ''In questo momento di criticita' e difficolta' per le imprese bisogna pensare ai beni basilari, cioe' mettere in grado le imprese di vivere, sopravvivere e svilupparsi. C'e' assoluto bisogno - hanno detto - di sostegno al credito e qui il ''pubblico' potrebbe veicolare parte delle risorse destinate agli incentivi alla patrimonializzazione Confidi, ma soprattutto prevedere un ''tappeto rosso per le imprese'. Il presidente Chiacchieroni non ha nascosto la sua preoccupazione per ''la crisi ciclica che stiamo attraversando. Ci sono tuttavia - ha detto - elementi positivi in merito al lavoro. Occorre andare avanti con politiche che sostengano, in equilibrio, sia l'offerta che la domanda. Dobbiamo quindi lavorare sui mezzi finanziari di aiuto alle aziende evitando anche un impoverimento generale delle famiglie. Condividi