di Daniele Bovi
Tra le rigide maglie del patto di stabilità che riguarda gli enti locali si nasconde una trappola anche per i precari del Comune di Perugia. Come ha ribadito anche oggi durante la riunione di giunta l'assessore al Personale e alla Mobilità Ciccone infatti, 19 ex co.co.pro. Rischiano di finire a casa se il prossimo anno il Comune sforasse il patto di stabilità. Ipotesi in verità remota ma che comunque va presa in considerazione per evitare di dover spiegare a queste 19 persone perché vengono mandate a casa. “Da buon padre di famiglia – dice Ciccone – vanno valutate tutte le ipotesi”.
“Per la maggior parte – dice Ciccone ad Umbrialeft – si tratta di persone che lavorano da molti anni in Comune. Persone con un'alta professionalità delle quali nessun Comune si vorrebbe privare”. Il problema però sta nel fatto che questi posti vanno messi a concorso entro il 2010 proprio per evitare le conseguenze di cui sopra. Fra le “penali” per chi sfora il patto infatti è prevista anche l'impossibilità di fare assunzioni.
“Oggi – aggiunge poi Ciccone – mi sono limitato a 'stimolare' gli altri membri della giunta relativamente a questo aspetto. Non dimentichiamoci infatti che i tempi stringono e alla fine del 2010 non manca molto”. Ora dunque bisognerebbe procedere con concorsi “la cui forma – tiene a precisare dopo le ultime polemiche – deve essere totalmente legittima. Così come bisogna procedere per trovare la copertura finanziaria che permetta questo tipo di operazione”.
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