Carla Adamo
ASSISI (Avi News) – Un fondo di solidarietà rivolto alle famiglie colpite dalla crisi occupazionale. È questo il progetto messo in campo dai Comuni della zona sociale 2 (Assisi, Bastia Umbria, Cannara, Bettona e Valfabbrica) dell’Ambito territoriale integrato (Ati)2 dell’Umbria in supporto a chi si trova in maggiori condizioni di bisogno. Settantacinque mila euro il contributo messo a disposizione, di cui 25 mila euro da parte del Fondo della gestione associata della zona sociale interessata e i restanti 50 mila euro dai cinque Comuni con risorse proprie, in base alle disponibilità di bilancio e al numero degli abitanti. I particolari dell’iniziativa sono stati presentati nel corso di un incontro con la stampa e con le organizzazioni sindacali del territorio, che si è tenuto mercoledì 14 luglio ad Assisi alle presenza di Moreno Massucci, assessore ai servizi sociali del Comune di Assisi, Stefano Ansideri, sindaco di Bastia Umbra, Rosita Tomassetti e Elisabetta Galletti, rispettivamente assessore ai servizi sociali dei Comuni di Bettona e Cannara.
Per l’erogazione dei contributi fin da oggi, giovedì 15 luglio, sarà on-line e disponibile negli uffici comunali delle amministrazioni coinvolte l’avviso pubblico del bando che sarà aperto fino a esaurimento delle risorse previste. Destinatari del fondo di solidarietà i nuclei familiari residenti nel comprensorio con una situazione economica e patrimoniale attestata da un Isee non superiore a 10 mila euro e che non abbiano beneficiato di contributi di sostegno al reddito superiori ai 500 euro (per questi ultimi il beneficio verrà erogato, a integrazione di quanto già percepito, fino comunque al raggiungimento della somma di 500 euro).
Possono fare richiesta per l’assegnazione del bonus anche tutti i lavoratori disoccupati licenziati nel periodo che va da gennaio 2009 fino a marzo 2010 che non abbiano diritto ad ammortizzatori sociali o che, pur avendone usufruito, si trovino in particolare situazione di disagio attesta dal limite Isee. Sarà una commissione composta dai responsabili dei servizi sociali dei cinque Comuni interessati a valutare le domande e a stilare, successivamente, una graduatoria per l’assegnazione dei contributi.
“Questo – ha commentato Massucci – è stato un progetto che ha visto la collaborazione di importanti soggetti del territorio, a partire dalle amministrazioni comunali, ma anche sindacati e rappresentanze locali. Un’azione di solidarietà e di sostegno, per provare a dare sollievo alle famiglie del nostro comprensorio, che conta circa 60 mila abitanti, e che ha permesso di mettere da parte le differenze di colore politico e di costruire un progetto comune”.
“Quello raggiunto – ha aggiunto Ansideri – è un traguardo molto importante ancor di più perché è il primo fondo sociale istituito interamente grazie alle risorse e alla volontà di una zona sociale di un ambito territoriale. Un segnale positivo delle amministrazioni comunali che nonostante il difficile momento economico e finanziario sono riuscite a maturare le condizioni per stanziare i fondi necessari. L’anno prossimo sarà ancora più difficile a causa degli ulteriori tagli imposti ai Comuni dal decreto n.78 del 31 maggio 2010, ma dovremo cercare di fare uno sforzo congiunto sostegno della collettività”.
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