PERUGIA – “Un forte rilancio della ceramica basato sulla valorizzazione di questa antichissima tradizione”. E’ l’impegno che si sono assunti i due consiglieri del Pd, Andrea Smacchi e Gianfranco Chiacchieroni nel corso di un incontro promosso da loro presso la sede della Confartigianato di Gubbio e al quale hanno preso parte i principali operatori del settore della ceramica dell’alto Chiascio, oltre a numerosi rappresentanti delle associazioni di categoria del territorio.
La ceramica dell’alto Chiascio si distingue principalmente in due settori; quello del gualdese con 80 per cento di ceramica artistico-commerciale e quello dell’eugubino con il 90 per cento di ceramica artistico-tradizionale.
Nell’incontro, gli operatori hanno evidenziato i punti deboli del settore, le possibili strategie da adottare per uscire dallo stallo e trovare un nuovo slancio, rivalutando finalmente il manifatturiero. In questa congiuntura economica sfavorevole – è stato detto - la microimpresa è riuscita a non fallire anzi, ha riassorbito parte dei lavoratori della grande impresa. Per i prodotti realizzati dall’impresa diffusa occorre una dimensione regionale se non addirittura interregionale mentre per i prodotti realizzati dalle imprese strutturate il percorso obbligato è l’internazionalizzazione.
La priorita’ e’ quella di trovare nuovi mercati e, per gli operatori che investono sui mercati internazionali, e’ di fondamentale importanza avere regole certe nelle politiche di interscambio, in particolare per quanto riguarda l’import-export con i paesi asiatici. Quindi l’adozione di politiche di marketing ancor prima di andare su un determinato mercato e, per quanto riguarda i mercati di nicchia, pianificare strategie che possano supportare gli alti costi iniziali come, ad esempio, la tutela del marchio. I progetti tecnologici finanziati anche dal pubblico dovrebbero avere una moratoria di 3-5 anni prima che tale tecnologia finisca venduta all’estero.
Il presidente Chiacchieroni ed il consigliere Smacchi hanno ribadito che intendono “dare un contributo forte per il rilancio del settore, valorizzare questa antichissima tradizione anche attraverso manifestazioni espositive come ‘La via della ceramica tra Umbria e Marche’”, in corso in questo momento a Palazzo Ducale di Gubbio, che ieri i due esponenti del Consiglio regionale hanno visitato.
“Allo stesso tempo – continuano - rimane fondamentale sostenere il settore ricercando nuovi mercati, fare rete di imprese che propongano a mercati pronti a ripartire come quello degli Stati Uniti per i prodotti di eccellenza. Infine implementare le funzioni del centro estero, velocizzare le pratiche burocratiche e rivisitare le legge regionale numero 5 del 1990 (testo unico dell’artigianato). Infine – concludono – è auspicabile la costituzione di un comitato scientifico che conservi, valorizzi e sperimenti sulle problematiche della ceramica umbra”.
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