GUBBIO - Il giorno immediatamente successivo all'avvenimento, l'amministrazione comunale di Gubbio diramava una lunga ed assai circostanziata nota con la quale dava conto di quanto era accaduto riguardo all'incendio scoppiato nella discarica municipale e delle operazioni che avevano condotto allo spegnimento dell'incendio avvenuto nei giro di pochissime ore. Questo fatto, che ha trovato spazio nelle cronache dei principali organi di informazione dell'Umbria (anche Umbrialeft ne ha parlato) deve essere però completamente sfuggito ad un "distratto" Nuovo Comitato Belladanza, che, come se nulla fosse ha diramato ieri un ulteriore comunicato al riguardo nel quale si afferma testualmente: "Sono passati ben 12 giorni dal grave incendio divampato nella discarica comunale di Gubbio. Ad oggi ancora nessun chiarimento pubblico, ne da parte della Presidente della Regione Catiuscia Marini, ne dal presidente dell’Ati 1 Giampiero Giulietti, ne dal Sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta, ne dal Sindaco di Gubbio Maria Cristina Ercoli, ne dal responsabile dell’Ati 1 Pieroni, ne dall’Arpa". Per il resto pubblichiamo integralmente la parte restante del nuovo comunicato che, ignorando completamente quanto affermato dal Comune di Gubbio, non entra nel merito delle argomentazioni da questo offerte: "Nelle nostre discariche, ormai sature, vengono ancora smaltiti rifiuti speciali dalle dubbie composizioni provenienti da fuori regione. Questi, come dimostrano i quattro incendi avvenuti negli ultimi due anni, specialmente in estate, si infiammano rilasciando nell’aria fumi tossici che potrebbero seriamente mettere in pericolo la salute della popolazione. Per l’ennesima volta, le istituzioni tacciono. I cittadini però sono sempre più preoccupati, anche in relazione ai recenti arresti e sequestri effettuati dai Carabinieri (Nucleo Operativo Ecologico), nei confronti di alcune società che gestivano e smaltivano illecitamente grossi traffici di rifiuti speciali miscelati. La nostra preoccupazione riguarda, in particolar modo, l’ordinanza di custodia cautelare scattata nei confronti dell’amministratore della società Seam s.r.l. di Monterchi, in provincia di Arezzo, uno dei partners stabili – secondo la procura samaritana – della Pro.Gest per lo smaltimento dei rifiuti provenienti dallo stabilimento di Gricignano, dal quale riceveva, con una certa costanza i carichi muniti dei certificati e dei Fir falsi. La società Seam s.r.l è stata, in questi ultimi anni, una assidua “cliente “della discarica di Belladanza smaltendo rifiuti speciali cod cer 191212, come dimostrano i registri di carico e scarico di Sogepu spa in nostro possesso tramite i quali si è potuto facilmente constatare la stretta relazione della società Seam s.r.l. con la discarica comunale tifernate. Quanto sopra, ci ha molto allarmati, una importante domanda necessita di una doverosa risposta, che cosa si è scaricato in tutti questi anni a Belladanza ? La nostra attenzione va inoltre alla discarica di Colognola a Gubbio, in quanto nell’ultimo incendio, il Sindaco Ercoli e l’assessore all’Ambiente Panfili hanno dichiarato che i rifiuti speciali 191212 che si erano appena incendiati provenivano dalla Toscana. Oggi 15 luglio 2010 nella residenza municipale di Gubbio, si terrà l’assemblea dell’Ambito Territoriale Integrato 1 dell’Umbria, che avrà come primo punto all’ordine del giorno, l’esame della proposta d’ambito per la Gestione Integrata dei Rifiuti. Il Nuovo Comitato Belladanza a nome dei cittadini chiede al dirigente del Servizio Valutazioni Ambientali della Regione dell'Umbria Alfredo Manzi, di sospendere la procedura di Valutazione Ambientale Strategica dell’Ambito Territoriale Integrato 1 dell’Umbria, aspettando ulteriori e dovute verifiche sulla gravissima vicenda che si sta abbattendo sulla gestione delle discariche Comunali umbre ed eventuali ricadute sugli impianti di Belladanza e Colognola. Non è più accettabile parlare di ampliamenti di discariche e impiantistiche obsolete che fanno solamente lievitare i costi e mettono in pericolo la salute stessa dei cittadini, in quanto tutto ciò è contrastante con i principi fondamentali della Valutazione Ambientale Strategica. Il Nuovo Comitato Belladanza torna a chiedere con fermezza una impiantistica eticamente corretta ed ecologicamente più pulita che non permetta più il verificarsi di situazioni pericolose per la salute della popolazione. Condividi