PERUGIA - ''Condivisibile nelle finalita' di combattere lavoro nero ed evasione fiscale, ma troppo penalizzante per le imprese delle costruzioni e dell'impiantistica che fatturano regolarmente i loro lavori e pagano le tasse''. Cna Installazione e Impianti Umbria commenta cosi', con un secco 'no' all'articolo 25 della manovra economica, in vigore dal 1° luglio, l'istituzione di ritenuta alla fonte del 10% applicata dalle banche e dalle poste sui bonifici con i quali i beneficiari delle agevolazioni fiscali (del 36% sulle ristrutturazioni edili e del 55% per il risparmio energetico) pagano le imprese esecutrici dei lavori. ''La ritenuta del 10% sulle fatture - ha spiegato Giovanni Lillocci Presidente Cna Installazione e Impianti - riduce drasticamente la liquidita' delle imprese in una fase di crisi che ha provocato e sta provocando una crescente difficolta' di accesso al credito per le piccole imprese dei settori delle costruzioni e dell'impiantistica. Il rischio e' che la ritenuta alla fonte del 10% metta in seria discussione l'intero impianto del 55%, depotenziandone i benefici, sia per le imprese, sia per l'Erario e, in contrasto con gli obiettivi della legge, rischi proprio di favorire un tessuto di imprese che operano sul mercato eludendo la legalita' e gli adempimenti tributari dovuti''. ''Bisogna infatti considerare - continua Lillocci - che a volte il margine di guadagno per le nostre imprese, prima degli interessi passivi e delle tasse, si aggira intorno al 5% ed e' comunque inferiore al 10%. Un prelievo del 10% del fatturato significa oltre che un drenaggio di liquidita', soprattutto il congelamento dell'intera redditivita' operativa. In quest'ottica anche le migliori aziende del comparto rischiano di fare fatica a sostenere i costi di eventuali finanziamenti (mutui o fidi) e potrebbero essere costrette a ridurre anche i pochi investimenti programmati''. ''La battaglia al lavoro nero e all'evasione fiscale e' pienamente condivisibile - ha concluso Lilloccci - ma non puo' trasformarsi, in questa fase di crisi, in una riduzione drastica della liquidita' delle imprese''. Condividi