PERUGIA - ''Priorita' al contenimento della spesa pubblica regionale che passa anche attraverso una semplificazione di tipo istituzionale e quindi sulle riforme endoregionali. Questo, del resto, era gia' contenuto nelle linee programmatiche di legislatura illustrate in aula dalla presidente Marini. Per quanto riguarda i tagli previsti dalla manovra governativa, incideranno pesantemente sulla nostra regione e peseranno particolarmente sulle politiche incentivanti. Si dovra' ridurre all'osso il nostro Bilancio che potra' prevedere soltanto l'organizzazione di servizi essenziali e primari''. Lo ha detto l'assessore regionale al Bilancio, Franco Tomassoni convocato per un'audizione dalla prima Commissione consiliare Affari istituzionali e comunitari presieduta da Oliviero Dottorini (Idv), in merito alla messa in atto delle azioni strategiche e delle linee generali del programma di legislatura.
Tomassoni si e' soffermato sull'urgenza di dare il via alle riforme endoregionali, con particolare riferimento alle Comunita' montane, Ati, Ato e Agenzie. Entrando nel merito delle difficolta' gestionali di alcune Comunita' montane, l'assessore - spiega una nota - ha ricordato che, per effetto della legge ''Calderoli', sono state di fatto cancellate, come pure i trasferimenti statali a partire dal 2010 per le loro spese di funzionamento.
''In Umbria, - ha proseguito Tomassoni - alcune di esse erano gia' in una situazione di particolari difficolta' economiche. L'effetto della legge ha significato un taglio pari a circa 4 milioni di euro, oltre alla mancanza dei contributi per la cosi' detta ''montanita'' equivalenti ad un altro milione di euro. Questo ha significato per le Comunita' montane, alcune gia' in condizioni difficili, una ulteriore difficolta' per la chiusura dei propri bilanci. Per cui e' stata la Giunta regionale a provvedere con risorse proprie ai mancati trasferimenti dello Stato. Quello delle Comunita' montane sara', comunque, il primo problema che la Giunta affrontera' dopo la pausa estiva''.
Per il capogruppo del Pd, Renato Locchi, membro della Commissione, ''e' giusto intervenire fin da subito sulle strutture che hanno mostrato limiti gravi di natura economica. Critiche invece dalle minoranze di centrodestra; per Fiammetta Modena (portavoce dell'opposizione Pdl-Lega nord) ''l'assessore non ha illustrato un quadro chiaro della situazione. La sensazione e' che la Giunta non ha ancora deciso la strada da prendere. E' preoccupante la situazione relativa alla riorganizzazione delle Comunita' montane e degli Enti locali dove non sembra esserci - ha concluso - la volonta' di seguire una strada semplice, che e' quella indicata dall'ultima finanziaria, dalla manovra e dal decreto Calderoli, cioe' partire, come centro di imputazione base, dai Comuni e dalle unioni dei Comuni''.
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