PERUGIA - Il capogruppo regionale del Prc, Damiano Stufara, interroga la Giunta regionale in merito ai “provvedimenti urgenti che intende prendere per la tutela ambientale dell'area del torrente Naia, per la salvaguardia della salute degli abitanti e per l'accertamento delle responsabilità dell'incidente verificatosi”.
Stufara si riferisce allo sversamento nel torrente Naia presso Acquasparta di un “liquido fungicida di natura altamente tossica e nociva utilizzato, secondo fonti di stampa, dall'azienda di sementi ‘Cgs’, che ha determinato la strage dei pesci nel corso d'acqua e la coloritura dello stesso”.
“Stando alle prime ricostruzioni di Polizia provinciale, Asl, Arpa e carabinieri – afferma Stufara nell’interrogazione - lo sversamento sarebbe avvenuto intorno alle ore 7 del mattino del giorno 12 luglio, a causa del riversamento accidentale nell'azienda suddetta della sostanza contaminante in un tombino vicino al fiume, da cui sarebbe poi passata per motivi non ancora chiariti agli scoli che finiscono nel torrente Naia. Le prime misure di emergenza sono consistite nella delimitazione dell'area interessata e nell’emanazione da parte del servizio programmazione ittico-faunistica della Provincia di Terni del divieto assoluto di pesca nel tratto del corso d'acqua che attraversa il territorio di Acquasparta compreso tra il ponte, sovrastante l'ingresso alla E45 in direzione di Terni fino al confine con la Provincia di Perugia, mentre non si ha notizia di eventuali provvedimenti cautelativi assunti dalla Provincia di Perugia”.
“Considerato che sul posto – prosegue - è già operativa una ditta specializzata al contenimento ed all'eliminazione della macchia, che con il passare delle ore si sta però depositando anche sul letto del torrente.
La polizia provinciale sta indagando per capire perché non siano state subito attuate le procedure previste dalla normativa per tamponare l'emergenza. Inoltre, stando il divieto da parte dell'Arp d utilizzo dell'acqua nell'area interessata, non si hanno informazioni su eventuali ulteriori rischi per la salute degli abitanti e non si conoscono ancora le ricadute della contaminazione sulle falde acquifere, che in quell'area
hanno grande importanza anche per la presenza di acque minerali, nonché sull'eventuale interessamento del fiume Tevere, di cui il torrente Naia è affluente, alla contaminazione. Per questi motivi – conclude – si interroga la Giunta regionale per conoscere i provvedimenti urgenti a tutela dell'ambiente e della salute pubblica, a seguito della contaminazione del torrente”.
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